Martina Toma Le Iene, popolare programma televisivo, hanno fatto un servizio sul sushi all you can eat che ha fatto molto discutere. Vediamo di cosa tratta.
La giornalista ha deciso di fare una breve inchiesta sui ristoranti che offrono menù di sushi all you can eat a bassissimo costo (8 euro): come mai costano così poco? Come si fa a capire che il pesce è fresco?
Innanzitutto bisogna stare attenti già appena si entra nel ristorante: non si deve sentire odore di pesce, ma di “pulito“, il ristorante non è un mercato.
Passando al pesce, questo deve essere lucido e liscio al tatto e il riso usato per il sushi completamente bianco, morbido e non troppo appiccicoso. Inoltre non deve “odorare di pesce“, il pesce “puzza” in pescheria. Il salmone, in particolare, non deve “sfilacciarsi”, in questo caso è vecchio. Un altro elemento da tenere in conto è la temperatura sia della pietanza che del piatto: se è fredda vuol dire che è stata in frigorifero, cosa che non dovrebbe succedere.
La giornalista ha anche portato ad analizzare alcuni campioni di pesce in un laboratorio specializzato dove hanno trovato batteri nocivi per il nostro organismo e istamina, che in caso di allergie può essere mortale.
Infine, ha intervistato un “sushiman” che combina la tradizione giapponese con quella brasiliana, il quale le ha spiegato i metodi di pulizia non solo del pesce stesso ma anche degli utensili usati in cucina, soprattutto il tagliere che deve essere pulito con l’ammoniaca una volta al giorno. Deve risultare bianco come le nuvole, mai giallo o nero.
La morale di questa inchiesta è: state attenti dove mangiate e controllate i prezzi, se sono sotto i 20 euro a cena potrebbe voler dire che il pesce non è di qualità.
