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L'INFINITO II

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La politica sta all’infinito delle cose terrene e materiali, come l’immensità sta alla ragione umana. Caratteristica empirica nuova e indefinita, a priori identificabile con la cosmologia classica e la letteratura fantastica più in voga oggi nel mondo umano del nuovo millennio. Ogni essere um...

Infinito2La politica sta all’infinito delle cose terrene e materiali, come l’immensità sta alla ragione umana. Caratteristica empirica nuova e indefinita, a priori identificabile con la cosmologia classica e la letteratura fantastica più in voga oggi nel mondo umano del nuovo millennio. Ogni essere umano pare dotato di diritti civili e politici (entità giuridica astratta) che, talvolta, paiono diventare monotoni e non presi in considerazione dai potenti del luogo. La scala di valori che tiene in piedi l’esistenza umana soggiace alle leggi naturali positive o empiriche di prima specie, le quali sono in contrasto con leggi più utilizzate nelle nazioni occidentali. La modernità del pensiero , dell’essere e delle cose ha un effetto retroattivo primario: malleabile a ritroso e portatore di deboli novità nel cosmo infinito e immenso. Immensità che si identifica col vuoto, con lo spazio brutale e foriera di novità o dinamica vincente delle cose stesse dell’essere che si identifica con la vita umana primordiale.
E l’anima, cosa rappresenta? L’anima rappresenta il cuore pulsante della dolce e contraddittoria vita umana: nuove concezioni filosofiche ci portano a credere nell’aldilà, foriero e portatore di novità emblematica: apoteosi dello spirito in perenne e costante ascesa spirituale. Il nuovo corso della politica americana rappresenta per il mondo occidentale uno stato delle cose che può essere portatore vero di novità conclamata o abbagliante sensazione umana: fantasmagorica essenza civile e politica. Un nuovo e duraturo cambiamento democratico in atto nei paesi arabi sono il segno tanto sognato del cambiamento del mondo tutto: nella sua globalità. L’infinito e il terrorismo rappresentano uno stato di essere delle cose, che mutano in base ai gradi di libertà del sistema studiato o preso in esame. La violenza fisica a cui è sottoposta una persona dal modo di pensare rivoluzionario rappresenta la punta perenne di un iceberg che tende immancabilmente a rappresentare una nuova concezione filosofica del vivere quotidiano. Infinito è, talvolta, simbolo irrequieto e irreale di pace, di non belligeranza.
L’arte rappresenta l’elucubrazione spontanea dell’essere umano: l’estetica non può essere quantificata fisicamente, ma rappresenta lo stato mutevole delle cose fisiche e umane. Viaggiare con la mente significa rinascere, identificare nella normalità delle cose la novità prioritaria dell’essere. L’ambiente fisico diviene portatore di arte vera ogni giorno: corpi celesti e astratti di sicuro impatto emotivo positivo. Emozioni che variano in relazione allo stato dell’essere umano. Sentire il prossimo e dialogare è l’essenza stessa della vita, che si incarna e vegeta nella sostanza umana, interdipendente dalla cosmicità conclamata.
Un robot d’acciaio e di titanio rappresenta lo stato di essere della tecnologia di ultima generazione, ma quale tipo di correlazione esiste tra un robot e l’infinito? Ambedue gli elementi si avvalgono di uno stato di essere della materia e della conoscenza che varia a seconda dei casi e delle cognizioni umane più in voga oggi. Un robot, o essere d’acciaio e di titanio, è infinitamente più veloce di un essere umano qualsiasi: essere umano dotato di intelletto e cognizioni proprie. Ogni essere umano è diverso da un altro, essere che abita lo sterminato pianeta terrestre. Ambedue le parti si avvalgono di uno stato di essere della materia e delle conoscenze che variano a seconda dei casi e delle dinamiche umane vive e protagoniste della vita terrena. I movimenti portatori di novità, rappresentano il mistero delle cose e l’origine stessa delle incognite esistenziali che sono all’origine della vita dell’individuo universale umano. Un robot rappresenta l’intercapedine dello spazio: tutto quanto è immenso rappresenta una quantità indefinita e non numerabile; i numeri e la materia si identificano con la ridondanza matematica: scienza astratta casuale. La normalità delle cose evince l’astrazione fisica degli esseri d’acciaio o titanio: tutto muta, nulla si distrugge; un viaggio perenne della natura delle cose escatologiche esemplifica a priori la cosmologia classica: disciplina complessa di sicuro impatto emotivo.
Le emozioni, il piacere fisico e ogni altra sensazione umana complessa stanno all’uomo, come la materia sta all’Universo. Ogni convinzione socio-politica nella specie umana rasenta la normalità stessa delle cose: evince simbolicamente l’empiria pragmatica astratta. La metamorfosi del pensiero umano poggia su piedi d’argilla: il vento e le intemperie possono scalfirne l’esistenza stessa, condannandolo ad una fine tragica e duratura. Il tutto denota una nuova dinamica esistenziale del pensiero umano stesso. L’escatologia nella Teologia Fondamentale rappresenta lo stato di essere o esistenziale delle cose intime umane: la vita e la morte si alternano perennemente in una sequenza caotica e casuale. Nascere, vivere e morire è la tragica sequenza umana a cui è sottoposta l’esistenza umana fragile.