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Monumenti dell'Unesco

monumenti Unesco

Quali sono i monumenti dell'Unesco più famosi? E quali sono le caratteristiche che un monumento deve avere per essere dichiarato Patrimonio dell'Umanità? Un piccolo dei luoghi più rinomati.

I monumenti, per essere nominati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, devono soddisfare almeno uno dei dieci criteri stilati dall’Ente.

Criteri necessari per i monumenti Unesco

I monumenti Unesco per essere dichiarati patrimonio dell’Umanità, devono rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; oppure testimoniare un cambiamento culturale in un dato periodo sia in campo archeologico, architettonico, della tecnologia, artistico o paesaggistico; apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; offrire un esempio di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; essere un esempio dell’interazione umana con l’ambiente o essere associato ad avvenimenti legati a idee, credenze oppure opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale.

Il Tempio di Confucio

Nel 481 a.C., due anni dopo la morte di Confucio, la sua casa era già consacrata come tempio dal Principe di Lu. Nel 205 a.C. l’imperatore Gao Zu, della Dinastia Han, offrì per primo sacrifici in memoria di Confucio. Il suo esempio fu seguito da numerosi altri imperatori e alti ufficiali. Inoltre, gli imperatori venivano in visita a Qufu dopo l’incoronazione o una guerra vittoriosa.

La casa originale di Confucio, di tre stanze, fu rimossa dal Tempio durante i lavori di ricostruzione del 611. Nel 1012 e nel 1094, durante la Dinastia Song, il tempio fu esteso fino a comprendere tre sezioni e quattro cortili, intorno ai quali si sviluppavano circa 400 stanze. Nel 1331 il Tempio fu circondato da mura, come quelle del Palazzo imperiale.

Il complesso monumentale del Tempio di Confucio è il secondo per dimensioni in tutta la Cina, dopo la Città proibita: copre una superficie di m² 16.000, con 460 stanze.

La parte principale del Tempio comprende nove cortili disposti lungo un asse centrale, lungo km 1,3 e disposto in direzione nord-sud. I primi tre cortili hanno piccole porte e ospitano alti pini, con funzione d’introduzione al resto del Tempio. La porta più meridionale, è chiamata Ling Xing, dal nome di una stella dell’Orsa Maggiore. Il nome deve dare l’idea che Confucio sia una stella del cielo.

Gli edifici dei restanti cortili formano il cuore del Tempio: sono strutture imponenti con tetti gialli (colore riservato all’imperatore) e muri rossi, circondati da pini verdi per formare un contrasto cromatico con i colori complementari.

Al centro del complesso si trova la “Sala della grande perfezione”, lunga m 54, larga 34 e alta poco meno di 32. La Sala è supportata da 28 pilastri riccamente decorati, scavati in un unico pezzo di pietra locale, ognuno dei quali è alto m 6 e ha un diametro di cm 80. Le 10 colonne della facciata sono decorate da dragoni.

Cimitero di Confucio

Un altro patrimonio dell’Unesco è il cimitero di Confucio che si trova a nord di Qufu. Le tombe più antiche risalgono alla Dinastia Zhou. L’originale tomba di Confucio aveva la forma di scure e aveva una piattaforma in pietra per i sacrifici. Quella odierna invece ha la forma di cono.

Intorno alla tomba principale, furono aggiunte altre tombe e steli per i discendenti di Confucio. Poiché venivano conferiti loro titoli nobiliari e le donne sovente sposavano l’imperatore, molte delle tombe mostrano simboli nobilliari. Le pietre tombali furono usate a partire dalla Dinastia Han. Sono ancora visibili 3.600 pietre di svariate epoche, appartenenti alle dinastie Song, Yuan, Ming e Qing.

Nel 1331 iniziarono i lavori per le mura e la porta del cimitero. In tutto, ci furono 13 opere di restauro e ampliamento, portando nel XVIII secolo il muro perimetrale a km 7,5 di lunghezza, che corrisponde a un’area racchiusa di km² 3,6. Qui si possono trovare le tombe di oltre 100.000 discendenti di Confucio, sepolti nell’arco di tempo di oltre 2.000 anni.

Grazie a più di 10.000 alberi, il cimitero sembra una foresta. Una strada percorre tutta la lunghezza del cimitero, 1.266 metri, sui cui margini si trovano cipressi e pini.

La Torre di Londra

Fu fondata verso la fine del 1066. La Torre Bianca, che conferisce all’intero castello il nome, fu edificata da Guglielmo il Conquistatore nel 1078. Il castello è stato utilizzato, a partire dal 1100, come prigione (Rainulfo Flambard fu il primo prigioniero) fino al 1952 con l’incarcerazione dei gemelli Kray, ma questo non fu mai il suo scopo principale. All’inizio della sua storia, il palazzo servì anche come residenza reale

Tra il XVI e il XVII secolo l’utilizzo come prigione ebbe la sua fase di picco, quando molti personaggi caddero in disgrazia, come Elisabetta I prima di essere incoronata. Nonostante la sua duratura reputazione di luogo di tortura e di morte, resa popolare da propagandisti religiosi del XVI secolo e da scrittori del XIX secolo, non ha mai avuto una camera di tortura permanente e solo sette persone vi furono giustiziate.

I gioielli della Corona inglese sono tradizionalmente ospitati nella Torre di Londra probabilmente dal regno di Enrico III (1216-1272). La Jewel House fu costruita appositamente per accogliere le insegne reali, come gioielli, piatti e simboli della regalità quali corona, scettro e spada.

La torre è costituita da diversi edifici disposti all’interno di due anelli concentrici di mura e un fossato. Il castello è composto da tre “corti”. Quella più interna contiene la Torre, che rappresenta il primo nucleo del complesso. Tranne che dal lato sud, è circondata dal cortile interno, realizzato durante il regno di Riccardo Cuor di Leone (1189-1199). Infine, c’è il cortile esterno che comprende il castello costruito da Edoardo I.

Anche se vi furono diversi fasi d’espansione dopo la sua fondazione, lo schema dell’edificio è rimasto pressoché immutato da quando Edoardo ha completato la sua ricostruzione nel 1285. Il castello copre una superficie di 4,9 ettari con altri 2,4 intorno di terra, mantenuta liberaper ragioni militari, sotto l’influenza diretta del castello. Fu Enrico III, nel XIII secolo, a ordinare di mantenere libera una striscia di terra adiacente al castello.

Il Taj Mahal

Si crede che Taj Mahal (significato: “Palazzo della Corona”) sia un’abbreviazione del nome di Mumtaz.

Arjumand Banu Begum, detta anche Mumtaz Mahal, “luce del palazzo”, morì nel 1631 partorendo il quattordicesimo figlio dell’imperatore. L’imperatore ordinò la costruzione del mausoleo per mantenere una delle quattro promesse che le aveva fatto quando ella era ancora in vita. Inizialmente la fece seppellire dov’era morta, ma, quando si accorse che trasferirvi tutto il marmo necessario alla costruzione sarebbe stata un’impresa proibitiva, decise di spostare i lavori ad Agra.

La costruzione del mausoleo, iniziata nel 1632, si concluse nel 1654.
Il Taj Mahal fu costruito utilizzando materiali provenienti da ogni parte dell’India e dell’Asia. Il marmo bianco fu portato da Makrana, il diaspro dal Punjab, la giada e il cristallo dalla Cina. I turchesi erano originari del Tibet, i lapislazzuli dell’Afghanistan, gli zaffiri dello Sri Lanka e la corniola dell’Arabia. In tutto 28 diversi tipi di pietre preziose e semi-preziose furono incastonati nel marmo. L’unico materiale locale utilizzato fu l’arenaria rossa che decora le diverse strutture del complesso.
Il complesso del Taj Mahal copre un’area di m 580 x 300 e si compone di cinque elementi: portone, giardino diviso in quattro, moschea, “casa degli ospiti” e tomba. Ulteriori strutture sorgono addossate alle mura che dividono il complesso dall’esterno. Esse lo cingono per tre lati, poiché quello settentrionale prospiciente il fiume è libero.

Il complesso tombale fu realizzato in modo da essere accessibile da tutti e quattro i lati.

Nel giardino, (m 300 x 300), si trovano aiuole fiorite, canali d’acqua che riflettono il Taj e viali alberati. È suddiviso in quattro parti da due canali che s’intersecano ortogonalmente al centro. Ognuna delle quattro parti è a sua volta divisa in ulteriori quattro parti da viali percorribili.

Alla fine dell’asse centrale del giardino c’è la tomba. A ovest c’è la moschea. Costruita in arenaria rossa, è l’edificio che santifica il complesso ed è il luogo di culto dei pellegrini.