evelyn dilan Tante persone passano molto tempo davanti alla tv. Ma quanto tempo perdiamo stando sul divano a fare zapping? Scopriamolo assieme
La parola zapping è ormai una parola ben conosciuta sia dai grandi sia dai piccini che riguarda la televisione. Il significato della parola stessa è quella di cambiare il canale spesso e anche velocemente, affinché si possa trovare un programma televisivo interessante.
Ormai passiamo in media un paio di ore stando seduti sul divano a fare zapping, grazie al telecomando. Oggi con i comodi mezzi di trasmissione satellitare, connessione internet, digitale terrestre, possiamo vedere molti più canali con vari temi, argomentazioni, film, animazione, documentari.
E così da un paio di ore si trasformano in ben 5-6 ore perse a fare zapping tra un canale e l’altro della tv.
Il termine stesso indica anche sinonimo di iperattività, disattenzione, pigrizia e noia. Spesso giriamo i canali senza capirne il motivo. Vediamo le immagini scorrere davanti ai nostri occhi come tante macchie confuse.
Molti invece tendono a viaggiare tra un canale e l’altro per guardare più programmi televisivi allo allotesso tempo. Si è andato così a creare un’interfaccia dove è possibile vedere più canali allo stesso modo tempo, omettendo l’audio.
Fanno ciò per far sì di tenersi in allenamento per fare uno zapping culturale o ideologico. Zapping non riguarda solo il mondo dello spettacolo televisivo ma anche quando si cambia all’improvviso argomento da uno all’altro durante una chiacchierata socievole.
La fascia di età che coinvolge i telespettatori partono dai 17-18 anni in su. Bene o male ai più piccoli interessa solo fare zapping nei canali che trasmettono cartoni animati o film di animazione.
I più grandi interessante e tendono a girare tra vari canali alla ricerca di qualche programma di intrattenimento serale o qualche telefilm poliziesco, fantasy o da teenager.
In media si può dire di poter perdere tempo a cambiare canale quasi tre quarti della nostra giornata.
