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Afghanistan, i talebani vietano di nuovo la musica: "Nell'Islam è proibita"

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"Speriamo di poter persuadere le persone a non fare queste cose, invece di dover fare pressioni", fa sapere il portavoce dei talebani.

Proseguono le pressioni e i divieti dei talebani, che fermano i cittadini afghani in fuga e impongono nuove restrizioni alle donne: adesso vietano anche la musica. L’Afghanistan, ormai sotto il controllo opprimente e violento degli estremisti, torna a vivere l’incubo del passato.

Afghanistan, talebani vietano la musica

In passato i fondamentalisti avevano vietato riviste di moda, alcol e trucchi, ma anche giochi come il biliardo, le carte e gli scacchi, perché le pedine avrebbero “scosso” eccessivamente gli studenti coranici. Era impedita anche l’importazione di cd, videocassette e antenne satellitari, fino a fuochi d’artificio e materiale pornografico

Negli anni Novanta il governo dei talebani aveva già vietato musica, televisione e cinema. Chiunque non rispettasse le regole veniva severamente punito. Eppure episodi di violenza sono più recenti di quanto si possa immaginare. Nel 2019, infatti, una donna era stata picchiata da alcuni uomini, perché stava ascoltando la musica. Nei casi peggiori di violazione delle regole della sharia, le donne possono andare incontro persino alla decapitazione.

Con il ritorno dei talebani in Afghanistan vengono rinnovati alcuni divieti, come quello di ascoltare musica.

Talebani vietano la musica: l’annuncio del portavoce

La musica nell’Islam è proibita, ma noi speriamo di poter persuadere le persone a non fare queste cose, invece di dover fare pressioni

Così ha dichiarato al New York Times il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid.

Afghanistan, talebani vietano la musica e impongono nuove regole per le donne

Dalla prima conferenza stampa all’indomani della presa del potere nel Paese, i talebani hanno dichiarato che le donne afghane non saranno costrette a coprirsi il volto e a restare chiuse in casa, come accadeva in passato, ma potranno andare a scuola o in ufficio senza un “mahram”, un tutore o accompagnatore maschile. Tuttavia, dopo aver vietato la musica e imposto nuove restrizioni della libertà personale, preoccupano le prossime scelte dei talebani.

Al New York Times il portavoce dei talebani ha precisato: “Se vanno a scuola, a lavoro, all’università o all’ospedale, non hanno bisogno di un mahram”. Però, qualora intraprendessero un viaggio di durata superiore ai due giorni, dovranno necessariamente essere affiancate da un accompagnatore. Da qualche giorno, inoltre, è stato inoltre imposto lo stop alle classi miste all’Università.