Chiara Cichero Aleexandra 18 anni di Bucarest, per aiutare la famiglia mette in vendita la sua verginità. Riceve un offerta di 2 milioni di euro ma il padre minaccia di rinnegarla
Una ragazza di soli 18 anni di Bucarest, in Romania, ragazza che ha attirato l’attenzione di tutti i media per aver deciso di mettere in vendita la sua verginità. Sì, la sua verginità in cambio di denaro, questo il gesto per aiutare la sua famiglia che si trova in grandi difficoltà economiche.
Aleexandra Khefren si affida quindi ad un’agenzia di escort. Aleexandra ha ricevuto una più che generosa offerta da parte di un ricchissimo uomo d’affari. Due milioni di euro per fare sesso con lei. Due milioni di euro per una sola notte.
L’agenzia di escort che ha curato tutti i dettagli di questa vetrina umana, prende una provvigione del 20% della cifra ed ha raccontato che il virtuoso nababbo avrà la facoltà di scegliere una camera di albergo in Germania in cui la ragazza restare solamente per una notte. Il progetto di sostentamento economico della famiglia, questa bizzarra impresa a costo zero, ha però scandalizzato molte persone, in primis uno show televisivo britannico : ‘This Morning’.
“I miei genitori stavano per essere sfrattati” racconta la giovane futura escort. E lei ha pensato bene di poterli aiutare, ma come? Con una cosa preziosa ad oggi che aveva da poter commercializzare, la sua verginità. Ma il padre è andato su tutte le furie ed ha perfino minacciato di rinnegarla perché solo il pensare che la sua bambina possa compiere questo gesto lo disgusta. Ma Aleexandra ha già firmato un contratto con un’agenzia di escort tedesca e pare non avere la benché minima intenzione di rinunciare a questa strabiliante proposta. Aleexandra inoltre non ritiene che debba essere definita una prostituta, ma una semplice venditrice d’asta.
Aleexandra Khefren, il cui vero nome è Oana Raducu, ha deluso profondamente il padre poliziotto Toni e la mamma Elena con questo progetto di business. Con quei soldi però la giovane vorrebbe anche andare a studiare ad Oxford.
