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Arrestato il senatore francese Guerriau: è sospettato di aver drogato una deputata

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Il senatore francese è stato arrestato con l'accusa di aver drogato la collega Sandrine Josso per violentarla

Il senatore della Loira Atlantica è stato preso in custodia dalla polizia. È sospettato di aver somministrato a una deputata “una sostanza in grado di alterare la sua capacità di giudizio” al fine di “commettere uno stupro o una violenza sessuale“.

Arrestato il senatore francese

Joël Guerriau, 66 anni, è membro del gruppo Les Indépendants, che riunisce gli eletti del partito Horizons, del Partito Radicale, di Renaissance e dei vari partiti di destra. Il politico è stato incriminato e posto sotto controllo giudiziario venerdì. È stato arrestato nella sua casa e posto sotto custodia della polizia in seguito alla denuncia della deputata Sandrine Josso, che lo accusava di averla drogata. La procura di Parigi ha dichiarato che il motivo del fermo era “la somministrazione a una persona, a sua insaputa, di una sostanza in grado di compromettere il suo discernimento o il controllo delle sue azioni al fine di commettere uno stupro o una violenza sessuale“.

Cosa è successo

I fatti sarebbero avvenuti la sera di martedì 14 novembre. Secondo quanto riportato dai media francesi, i due deputati si sarebbero incontrati a casa del senatore, con cui la presunta vittima era amica. Avrebbero bevuto un drink, dopo il quale la deputata si sarebbe sentita male. Secondo l’emittente RMC che per prima ha diramato la notizia, la donna ha lasciato la casa e si è recata in ospedale. I risultati delle analisi effettuate hanno rivelato la presenza di ecstasy nel suo organismo. “Sandrine Josso è ancora in stato di shock” ha spiegato il suo avvocato, Julia Minkowski.

La difesa di Guerriau

La droga sintetica sembra essere stata trovata anche a casa del senatore e nel suo ufficio. Rémi-Pierre Drai, avvocato del politico, ritiene che “il confronto ha permesso al cliente di confermare con forza la sua versione dei fatti, che in questa fase dell’inchiesta non permette di definire alcun reato. L’indagine continuerà come è giusto che sia”. Secondo alcune fonti Joël Guerriau avrebbe ammesso di aver ottenuto un euforizzante, non ecstasy, da un membro del Senato per uso personale, al fine di affrontare quelle che avrebbe descritto come prove personali. Nel caso in cui il senatore venisse condannato, rischierebbe fino a cinque anni di carcere e una multa di 75mila euro.