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Autodiagnosi, a Milano la sensibilizzazione creativa all'IRCCS

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Autodiagnosi, a Milano la sensibilizzazione creativa all'IRCCS. Un bigliettino dal black humor che sensibilizza all'autodiagnosi in rete

L’autodiagnosi sulla rete è un fenomeno particolarmente sviluppato. Non è raro che si scelga di autodiagnosticarsi una malattia e la rispettiva cura grazie a delle ricerche su internet. Ed è per questo che su uno dei muri dell’Istituto dei tumori di Milano, noto anche come Fondazione IRCCS è comparso un bigliettino carico di black humor

Chiedi al dottor Google

‘Coloro che si sono già diagnosticati da soli tramite Google, ma desiderano un secondo parere, per cortesia controllino su Yahoo.com‘, questo il messaggio del bigliettino. Il testo, in realtà, gira da qualche mese sulla Rete ed è evidentemente finalizzato ad una sensibilizzazione umoristica rispetto l’autodiagnosi. autodiagnosi

L’autodiagnosi, che avviene grazie a delle ricerche fatte su Google, è un fenomeno che sempre più si sta evolvendo e sviluppando. Il bigliettino è stato posto per sensibilizzare in modo ironico quei pazienti che si affidano totalmente all’ esperienza della rete, giungendo o troppo tardi ai controlli medici o intasando inutilmente il sistema medico. Come confermato dal presidente dell’istituto milanese il problema dell’autodiagnosi è grave, ma tiene a precisare che l’azione è stata svolta a titolo personale, tant’è che colui che l’aveva posta, dopo la pubblicazione di una foto al biglietto, l’ha staccata non permettendo la sua identificazione

Il decalogo dei giornalisti scientifici

‘Oggi l’88 per cento delle persone va a cercare informazioni per la propria salute sui siti Internet e quasi la metà si affida alla prima pagina dei motori di ricerca’, dice Lucchini. Per arginare il fenomeno, è stato recentemente istituito un decalogo dei giornalisti scientifici. Il decalogo ha il fine di aiutare il ‘medico fai da te’ a riconoscere una probabile bufala, a distinguere l’informazione da una celata pubblicità.

Con questi dieci punti elencati si cerca di sensibilizzare il ‘paziente’ e di aiutarlo il più possibile. Secondo wuesto decalogo il primo passo per non abusare in malo modo dei siti di ricerca per la propria salute è quello di verificare la fonte. Per esempio, assicurarsi che chi scrive abbia una qualche formazione specialistica o che quanto meno faccia affidamento su fonti certificate. Tra le altre, evitare il sistema fai da te, perchè la ricerca su internet non deve sostituire una visita dal medico.

Bisogna inoltre stare attenti alla pubblicità mascherata e affidarsi con cautela all’acquisto libero dei farmaci su internet. I siti che vendono farmaci online devono avere l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione europea, ‘Clicca qui per verificare se questo sito web è legale’. Basta, poi, cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del ministero della Salute