Alessandra Boga Una notizia sul rapper ghanese Bello Figo, che sarebbe ospite alla prossima edizione del Festival di Sanremo per 50mila euro, ha scatenato una serie infinita di veementi polemiche sul servizio televisivo pubblico e condivisioni su Facebook, ma poi si è scoperto che si tratta di una bufala lanciata dal sito Libero Giornale, chiuso di recente per una falsa notizia sul neopremier Paolo Gentiloni e poi riaperto. Tra i commenti ce ne sono molti a sfondo razzista nei confronti del cantante nero, definito anche “coloured” e “Neg. Di M. … “; si invoca la sua espulsione “come avrebbe già fatto un altro Paese”, lo si chiama “animale”, si dice che bisognerebbe darlo “in pasto ai pesci”, si chiede il boicottaggio di Sanremo eccetera eccetera. Bello Figo è diventato famoso dopo che è stato ospite ad una puntata del programma di Maurizio Belpietro Dalla Vostra Parte su Rete 4 e ha litigato con l’eurodeputata Alessandra Mussolini. In seguito è stato più volte attaccato.
Il tema delle bufale diffuse online ha tenuto banco in questi giorni con il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, che parlando al Financial Times, aveva proposto di creare “una rete di organismi nazionali indipendenti capace di identificare e rimuovere le notizie false”. Tuttavia ora che c’è un nuovo sito di bufale, le polemiche sono destinate a continuare.
