Sui social compare la disamina di Beppe Grillo sull’emergenza pane che “non esiste”. In un post del suo Blog intitolato “La fame quotata in borsa” il fondatore e garante dei Cinquestelle attribuisce alla finanza le colpe dell’impennata dei prezzi. Ha scritto Grillo: “La guerra in Ucraina è spesso citata dai media per spiegare la crisi alimentare e il generale aumento dei prezzi del grano. Ma è la finanza ad usare il cibo come arma distruggendo deliberatamente il sistema alimentare, poiché è la speculazione finanziaria a giocare un ruolo primario”.
Beppe Grillo e la negazione dell’emergenza pane
E ancora “Si parla tanto di carenza di materia prima ma il il grano che si sta vendendo è stato raccolto l’anno scorso, non quest’anno. La produzione e l’offerta da parte di Ucraina e Russia non si fermano dall’oggi al domani, le scorte non si esauriscono dall’oggi al domani, ma i prezzi sui mercati dei futures sono subito balzati alle stelle”. Per Grillo “il grano non è solo un bene alimentare di prima necessità, ma anche una commodity, ovvero un prodotto che costituisce oggetto di scambio internazionale”. La chiosa di Grillo è caustica: “L’agricoltura sta diventando così finanza speculativa”.
Il legame fra alimentazione e finanza
“Il settore alimentare è diventato strettamente legato al settore finanziario e i prezzi sono ora determinati principalmente dalla speculazione. Ciò significa che i prezzi di oggi dipendono dal commercio di domani. I raccolti di domani e anche le stagioni future vengono scambiati oggi sui mercati mondiali. Poiché tutti si aspettano che la situazione sul mercato mondiale peggiori, i prezzi attualmente sono elevati”.