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Berlusconi al Senato per le dichiarazioni di voto: dalla nascita del nipotino alla fondazione del centrodestra

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Quali sono stati i punti salienti del discorso di Berlusconi al Senato durante le dichiarazioni di voto che hanno preceduto la fiducia al Governo?

In occasione del suo lungo intervento al Senato durante le dichiarazioni di voto che hanno preceduto la fiducia al Governo Meloni, Silvio Berlusconi ha annunciato la nascita del suo 17esimo nipotino e ha rivendicato la paternità del centrodestra.

Berlusconi al Senato per le dichiarazioni di voto: dalla nascita del nipotino…

Silvio Berlusconi è tornato in Senato a distanza di nove anni dall’addio avvenuto per effetto della legge Severino. Nel prendere la parola durante le dichiarazioni di voto a Palazzo Madama che hanno preceduto il voto di fiducia al Governo Meloni, il Cav ha esordito affermando: “Signor Presidente del Consiglio sono felice di intervenire in Senato dopo nove anni, soprattutto per la fiducia a un governo di centrodestra”.

Subito dopo, il leader di Forza Italia ha aggiunto: “E sono felice anche perché tre ore fa è nato il mio 17esimo nipotino. Evviva”.

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Nella giornata di mercoledì 26 ottobre, infatti, il secondogenito del Cavaliere, Luigi Berlusconi, ha avuto dalla moglie Federica Fumagalli, che opera nel mondo della comunicazione e della moda, il piccolo Tommaso Fabio. Per la coppia, si tratta del secondo figlio dopo l’arrivo di Emanuele Silvio, nato il 28 luglio 2021.

…alla fondazione del centrodestra

Focalizzandosi sul Governo, poi, Berlusconi ha dichiarato: “Per me un motivo di grande soddisfazione riprendere la parola in Senato, dopo nove anni, e farlo proprio quando il popolo italiano ha scelto ancora una volta di affidare il governo del Paese alla coalizione di centrodestra. Coalizione a cui ho dato vita 28 anni fa”.

Nel corso del suo intervento, il presidente di FI ha più volte rivendicato la paternità e il suo ruolo cruciane nella formazione del centrodestra. “Se oggi è per la prima volta al governo del Paese, è stato possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale”, ha detto rivolgendosi a Giorgia Meloni. “È nata una coalizione che non si è mai divisa, che ha saputo stare insieme anche all’opposizione. Una coalizione che è stata sempre artefice di grandi scelte di democrazia e libertà”.

Proprio la parola “libertà” è stata una delle più usate dal Cavaliere che, alludendo velatamente a tutti i “successi” ottenuti negli anni, ha annunciato che il suo partito avrebbe votato compatto la fiducia alla Meloni. “Non è questo il momento per ricordare tutti i successi ottenuti dai governi di centrodestra. Ma una cosa voglio rivendicare con orgoglio: i nostri governi hanno sempre avuto come stella polare del loro agire la libertà. Non abbiamo mai approvato una norma che potesse ridurre gli spazi di libertà dei cittadini. Mai compiuto una scelta di politica internazionale che non fosse dalla parte dell’Occidente, della libertà. Oggi voteremo convintamente la fiducia”, ha ribadito.

Le sfide del Governo e il posizionamento di Forza Italia rispetto alla guerra in Ucraina

A Palazzo Madama, il senatore ha poi elencato tutte le sfide che il centrodestra dovrà affrontare per guidare il Paese, cintando “la lentezza della burocrazia, l’inefficienza del sistema giudiziario, l’insostenibilità del carico fiscale su famiglie e imprese”. E ha aggiunto: “Tra le priorità, la riforma della tassazione, per un fisco più equo e più leggero. Anche la riforma della giustizia è una priorità irrinunciabile. Non solo per la durata dei processi: bisogna fissare le udienze al massimo dopo due settimane. Dobbiamo farlo per una questione di civiltà e di libertà. Una riforma davvero garantista. Al centro di tutto, poi, dobbiamo mettere la persona. Siamo per la tutela della vita, dal concepimento alla morte naturale, del sostegno alla natalità, della difesa della famiglia la cui funzione sociale è irrinunciabile”.

Ha voluto anche chiarire ancora una volta il posizionamento del suo partito sul conflitto russo-ucraino, rivolgendosi – come quasi per tutta la durata del suo discorso – ai colleghi senatori presenti in Aula. “Onorevoli senatori, il nuovo governo si insedia in un momento particolarmente difficile. Il momento più pericoloso dalla fine della Guerra Fredda. Non possiamo che ribadire le linee portanti della nostra politica estera, e cioè la solidarietà dell’Occidente, soprattutto di fronte alle minacce internazionali vecchie e nuove. Io sono sempre stato un uomo di pace e sempre in pieno accordo con i responsabili dei governi dell’Europa, della Nato, degli Stati Uniti. Il mio progetto, condiviso da molti, era quello di recuperare la Russia all’Europa – ha detto citando l’accordo di Pratica di Mare del 2002 –. Questo progettavamo per poter affrontare come Occidente la grave crisi dell’espansionismo cinese. Purtroppo l’invasione dell’Ucraina ha vanificato questo disegno. In questa situazione non possiamo che essere con l’Occidente. Dobbiamo lavorare per la pace, e lo faremo con i partner occidentali e nel rispetto della libertà del popolo ucraino”.

Berlusconi al Senato: la fiducia a Giorgia Meloni

Infine, Berlusconi si è rivolto a Giorgia Meloni e ha garantito l’appoggio del suo partito al Governo, auspicando che raggiunga la fine della legislatura. “Signora presidente del Consiglio. Forza Italia lavorerà al suo fianco con lealtà. Da europeisti, atlantisti, garantisti. Nel 1994, in questa stessa Aula, chiedendo la fiducia, conclusi il mio intervento parlando della possibilità di sognare un futuro migliore per questo Paese. Parlai di un’Italia più moderna ed efficiente. Un’Italia più prospera e serena, più ordinata e sicura. Queste le mie parole di allora, queste le mie parole di oggi. Auguri per i prossimi cinque anni di lavoro”.

A margine dell’intervento, l’Aula e quasi tutti i ministri dell’esecutivo si sono alzati in piedi per applaudire il Cavaliere.