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Al termine delle elezioni del presidente della Repubblica, il centrodestra ne era uscito “fratturato” anche per via degli attriti che si sono venuti a creare tra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e la Lega di Matteo Salvini.
Ora a rilanciare il centrodestra che dovrà apparire rinnovato è il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Il Cavaliere in una nota redatta al ternine della riunione con il coordinatore nazionale Tajani e i due capigruppo Bernini e Barelli ha affermato che il partito “con la sua fondazione, ha consentito la nascita del centrodestra”.
Berlusconi rilancia il centrodestra: “Oggi siamo pronti per la nuova sfida”
Il Cavaliere nel suo comunicato ha sottolineato come la sfida che attenderà Forza Italia sarà importante. Il partito infatti – ha dichiarato – sarà infatti impegnato “insieme con le altre sigle di centro per rafforzare l’area centrale di un centrodestra che è ancora oggi per i sondaggi la prima scelta degli italiani, la coalizione che governa la maggior parte delle Regioni e centinaia di Comuni”.
“Il centrodestra alle prossime elezioni dovrà essere profondamente rinnovato”
Silvio Berlusconi ha poi aggiunto: “Oggi siamo pronti per la nuova sfida dentro al centrodestra, per affrontare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali: saremo il cuore di un centrodestra che si dovrà presentare alle prossime elezioni profondamente rinnovato”.
Rampelli (Fdi): La nostra storia ce la siamo costruiti da soli”
Ad essere risoluta è la linea di Fratelli d’Italia. Il vicepresidente della Camera e deputato di Fdi Fabio Rampelli nel corso del suo intervento nella trasmissione di La7 “Tagadà” ha parlato dell’obbligo di gratitudine a cui sarebbe tenuta Giorgia Meloni: “La nostra storia ce la siamo costruiti da soli molto prima che nascesse Forza Italia. Abbiamo fatto congressi anche difficili, con tanto di scissioni per dare i natali a una destra moderna e conservatrice. Non è Giorgia Meloni che deve qualcosa a Berlusconi ma è l’Italia intera che gli deve essere riconoscente perché ha creato la democrazia dell’alternanza e mi auguro non dia ascolto ai ‘centrini’ che chiedono il ritorno alla Prima Repubblica, cioè al sistema elettorale proporzionale da cui trassero origine il pentapartito e tangentopoli”.