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I calciatori gay dichiarati

Justin Fashanu

L'omofobia è insita soprattuto nel mondo del calcio dove la pressione mediatica priva i calciatori gay a nascondersi nel loro privato

Il mondo del calcio è, come quasi tutti, molto complicato. Anche esso ha delle regole tacite e non che vengono rispettate e una di queste ha a che fare con la sessualità. I protagonisti del gioco del calcio sono sottoposti a forti pressioni mediatiche, tra cui quella della natura sessuale. Il gioco del calcio è alquanto omofobo e non ammette nella maniera più assoluta l’omosessualità. Non sarebbe tanto il calcio o le regole del gioco a non ammetterla, ma sono gli stessi tifosi. I calciatori gay sono presi di mira a livello mediatico ed è così che inizierebbe una grande pressione.

I calciatori gay

Lo sappiamo, a livello mediatico ogni personaggio pubblico è attaccato sotto vari fronti. Ogni professione che espone una persona al grande pubblico serba le proprie regole tacite. Sono regole che se non vengono rispettate possono ledere e intaccare alla professione di una persona. Certo, perchè le professioni che espongono al grande pubblico impongono una determinata logica da rispettare per continuare ad averlo quel pubblico. Anche il calciatore ha determinati dettami. Se un calciatore si dichiara omosessuale, può anche essere il più forte della squadra in campo, ma non avrà la stessa fama che poteva avere. I tifosi sono ancora molto legati al concetto di virilità intesa con la definizione più classica di maschio alfa.

Insomma, nel calcio non esistono omosessuali? No, tutt’altro invece, ci sono certamente, ma rimangono nascosti. Infatti, per non perdere la possibilità di costruire la propria carriera come desiderano, i calciatori gay, sono costretti a nascondere la loro sessualità. Il segreto è la strada che si sceglie più volentieri visto che in caso contrario la scelta dovrebbe ricadere anche sull’iniettabile, perdita della loro credibilità calcistica. Per molti è, infatti, questo il dramma, scegliere tra il vivere liberamente la propria natura o alimentare la propria carriera calcistica.

Gli esempi

Ma ciò nonostante ci sono alcuni esempi di calciatori gay che possiamo citare.

Il primo è il più tragico, si tratta di Justin Fashanu che fu schernito e deriso da tutta la scena mediatica e anche dal fratello stesso. Il calciatore si suicidò nel 1998 per le pressioni subite, vale a dire 8 anni dopo aver fatto coming out. Fu il primo a trovare il coraggio di dichiararsi, anche se non gli andò bene.

Ma abbiamo anche esempi più recenti e meno drammatici.

Thomas Hitzlsperger si è dichiarato gay dopo la fine della propria carriera calcistica. Una decisione presa per non subire le violenze mediatiche che avrebbero potuto stroncare la sua carriera e apprezzata anche da Angela Merkel.

Robbie Rogers che sul suo sito web scriveva che i segreti logorano internamente le persone. Il giocatore del L.A. Galaxy ha deciso di fare il suo coming out in America, paese molto libero, ma altrettanto bacchettone soprattutto nello sport.

Poi Anton Hysen nel 2011 e Liam Davis ultimamente attraverso la stampa. Il calciatore inglese ha dichiarato anche che non sarà solo nei prossimi anni.

La situazione italiana è calma, ma solo all’apparenza visto che lo stesso Cecchi Paone ha affermato che la serie A è piena di calciatori gay.