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Capsula del tempo di un'epoca imperiale passata: la Città Proibita di Pechino.

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Il simbolo più famoso dell'antica Cina imperiale, la Città Proibita, è stato il fulcro spirituale e politico del governo cinese per oltre cinquecento anni, sede degli imperatori e delle loro famiglie. Edificata in circa quindici anni, tra il 1406 ed il 1420, è un complesso di 980 edifici ed 8707...

lacittà proibita 300x192Il simbolo più famoso dell’antica Cina imperiale, la Città Proibita, è stato il fulcro spirituale e politico del governo cinese per oltre cinquecento anni, sede degli imperatori e delle loro famiglie. Edificata in circa quindici anni, tra il 1406 ed il 1420, è un complesso di 980 edifici ed 8707 stanze. Alla costruzione di tale complesso avrebbe lavorato più di un milione di operai e sarebbero stati utilizzati del legno prezioso proveniente dalle foreste della Cina sud occidentale e del marmo estratto da cave site nella città di Pechino.
Per la pavimentazione degli ingressi principali sono stati impiegati dei mattoni cotti con olio di lino, motivo per cui viene loro attribuito l’aggettivo “aureo”. Il complesso di palazzi più grande del mondo, la Città Proibita, vanta una superficie di 72 ettari ed è stata progettata per essere al centro dell’antica città di Pechino.
Il complesso consisteva nella corte esterna, adibita alle cerimonie, e quella interna, dimora della famiglia imperiale e sede operativa dell’imperatore fino al 1912, anno dell’abdicazione dell’ultimo imperatore cinese. Fu quindi trasformata in un museo che oggi ospita la più vasta collezione di antiche strutture in legno del mondo. Il Museo della Città Proibita è compreso in una più ampia zona circondata da mura, chiamata Città Imperiale ed è circondato dai giardini imperiali, uno dei quali è Parco Jingshan con le sue colline artificiali.
In perfetta sintonia con le antiche tradizioni confuciane, il complesso è stato progettato secondo i principi filosofici e religiosi che rimandano alla maestosità del potere imperiale. Numerosi templi e santuari eretti in onore al Taoismo, al Buddismo e ad altri credi religiosi a cui appartenevano gli imperatori e le loro corti, costellano l’intera area. All’epoca bastava osservare gli edifici in cui risiedeva la famiglia imperiale per capirne la filosofia di vita. Mentre le cerimonie avevano luogo nella corte esterna, l’imperatore dimorava in quella interna, composta da tre palazzi.
Espressione più alta di oltre duemila anni di architettura classica cinese ed asiatica orientale, la Città Proibita ha ispirato ed influenzato la costruzione di molti edifici su larga scala. Ancora oggi essa ha un ruolo decisivo nella pianificazione urbanistica di Pechino. Il suo asse nord-sud coincide tutt’ora con quello centrale della capitale cinese.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987, è la più vasta collezione di antiche strutture in legno del mondo ed ospita oltre un milione di rari e pregiati manufatti tra cui oggetti utilizzati dalla famiglia e dai burocrati imperiali. Questa collezione è una capsula del tempo contenente la quotidianità ed i protocolli cerimoniali di un’epoca imperiale ormai passata.