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Caso Anna Frank, ecco la vera telefonata di Lotito

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Caso Anna Frank,emergono i retroscena sulla vera telefonata di Claudio Lotito.Dopo il polverone alzatosi sugli adesivi Anna Frank, si parla anche di Lotito.

Caso Anna Frank, emergono i retroscena sulla vera telefonata di Claudio Lotito. Dopo il grande polverone che si è alzato dietro la polemica sugli adesivi Anna Frank, anche Lotito ha ricevuto gravi accuse. Tutto si riferisce alla telefonata nella quale il presidente della Lazio avrebbe pronunciato le seguenti parole: “Andiamo a fa ‘sta pagliacciata”. I media, appena dopo lo scoppio della polemica, hanno pubblicato la registrazione della telefonata. Ma a quanto pare il patron biancoceleste non avrebbe pronunciato solo quella frase. O meglio, questa frase sarebbe stata l’unica ad essere stata estrapolata dal contesto. Ora emerge la verità dietro quella dichiarazione.

Caso Anna Frank

Clamore e disdegno intorno al caso Anna Frank. Gli ultras del Lazio hanno avuto la “grottesca” idea di appiccicare sugli spalti dello stadio Olimpico di Roma alcuni adesivi che ritraevano Anna Frank con la maglietta della Roma. Un gesto decisamente di poco gusto che ha fatto imbestialire la comunità ebraica. Ma per capire bene la dinamica di quanto è accaduto è necessario fare un piccolo passo indietro. La Lazio, qualche settimana fa, aveva ricevuto una squalifica a causa di alcuni cori razzisti dei tifosi ultras. La Federalcalcio aveva ordinato una chiusura, temporanea, della curva nord durante la partita che si sarebbe dovuta tenere il 22 ottobre contro il Cagliari. Alcuni tifosi però non hanno voluto rinunciare a partecipare. Hanno così assistito la partita dalla curva sud (quella della Roma).

Gli ultras laziali

Gli ultras, essendo nella curva sud, hanno approfittato per attaccare alcuni adesivi offensivi. Tra cui appunto quelli di Anna Frank con la maglia della Roma. E’ risaputo che la fazione ultras della Lazio abbia preferenze politiche di estrema destra. Ma non ci si aspettava una reazione oltre il limite della decenza. Al momento sono stati individuati alcuni dei responsabili. Sono 16 le persone identificate dietro all’ideazione di questi adesivi. Tra di loro ci sono anche alcuni minori. Rischiano di essere condannati da 1 a 4 anni per istigazione all’odio razziale. Ma soprattutto rischiano un DASPO, ovvero il divieto di assistere a manifestazioni sportive. Alcuni dei sospettati farebbero parte degli “Irriducibili” ovvero uno dei principali gruppi ultras della tifoseria laziale. Questi non si ritengono resposabili ma difendono comunque quelli che hanno avuto l’iniziativa. Quella di lunedì, dicono, voleva essere uno scherzo ed una presa in giro nei confronti dei romanisti.

La telefonata di Lotito

Ma le accuse contro i laziali non sono finite. A creare polemica ci si mette anche il presidente biancoceleste Claudio Lotito. L’uomo sarebbe stato accusato per una telefonata in cui avrebbe pronunciato parole di poco garbo nei confronti della situazione scatenatasi allo stadio Olimpico di Roma. Per “tamponare” il danno morale recato dagli ultras laziali, il presidente Lotito ha pensato di rendere omaggio alla comunità ebraica offrendo una corona di fiori davanti alla sinagoga della città. In una telefonata però il presidente avrebbe pronunciato parole poco educate nei confronti di questo gesto, “Andiamo a fa ‘sta pagliacciata” avrebbe detto. Oggi però abbiamo la vera ricostruzione di quella telefonata.

La verità

Lotito avrebbe più volte cercato di contattare la comunità ebraica per organizzare un incontro. Ma il presidente, dopo svariati tentativi, non è riuscito a reperire nessuno. Lotito voleva mandare un messaggio forte, ma senza nessun componente della comunità ebraica disponibile, questo non sarebbe stato possibile. Nel momento in cui avviene l’ennesima mancata dosponibilità, Claudio Lotito si infuria. Se nessuno della comunità ebraica è disponibile, vado a fare una sceneggiata? Avrebbe così esordito il presidente risentito della situazione. Ma Pavoncello suggerise a Lotito di fare comunque un piccolo gesto nei confronti di questa situazione, almeno per smuovere qualcosa. Sarà lui infatti a consigliargli di portare una corona di fiori davanti alla sinagoga della Capitale. Lotito in un primo momento avrebbe accettato ma poi ci ha ripensato.

Le sue intenzioni

L’imprenditore ci teneva davvero ad organizzare un incontro con la comunità ebraica. E per questo si è lamentato della loro mancata disponibilità. Senza nemmeno un loro rappresentate la cosa sarebbe risultata poco convincente. Proprio in questo momento si arriva alla frase “Andiamo a fa ‘sta pagliacciata”. Lotito, risentito di non poter fare un gesto più grande, si è alla fine “accontentato” di consegnare una semplice corona di fiori. Questo è il motivo che spiega, in modo soddisfacente, quella frase che ha fatto tanto discutere.

Le ultime iniziative

Gli adesivi del caso Anna Frank hanno fatto discutere molto a tal punto che sia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, insieme a Matteo Renzi, hanno proposto che tutte le squadre di serie A scendano in campo con la stella di David sulla maglietta. Anche Ruth Dureghello, la presidente della comunità ebraica romana, è rimasta indignata da questo gesto e con un post su Twitter ha invitato a “sbattere fuori” tutti gli antisemiti dagli stadi.