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Caso Trump e pornostar Stormy Daniels: tutte le tappe

Donald Trump

Donald Trump è il primo ex presidente americano a essere incriminato penalmente e a finire in stato di arresto.

Donald Trump è il primo ex presidente americano a finire in stato di arresto. Al tribunale di Manhattan ha assistito alla lettura dei 34 capi di imputazione e si è dichiarato non colpevole. Ha definito “surreale” l’udienza, per il caso Stormy Daniels.

Le tappe del caso Trump e Stormy Daniels: l’incontro nel 2006

Tutto è iniziato nel luglio 2006, con il primo incontro tra Donald Trump e Stormy Daniels. I due si sono incontrati ad un torneo di golf in Nevada e, secondo quanto raccontato dalla pornostar nel 2018, sono finiti subito ad avere rapporti intimi. All’epoca dei fatti l’attrice aveva 27 anni, Trump ne aveva 60 e Melania aveva appena partorito. La loro relazione è andata avanti per un anno, con la promessa alla pornostar di una parte nello show Celebrity Apprentice. Nel 2011 la donna aveva rilasciato un’intervista sull’argomento che non è mai andata in onda a seguito delle minacce di querela da parte di Michael Choen, all’epoca avvocato di Trump. Qualche settimana dopo, come rivelato dalla Daniels, la donna è stata minacciata da un uomo, che le ha detto di lasciar perdere Trump e tutta la storia.

Le tappe del caso Trump e Stormy Daniels: le vicende del 2016

Il 2016 è stato un anno molto intenso per Donald Trump, ma è stato anche l’anno in cui ha pagato 130 mila dollari per assicurarsi il silenzio di Stormy Daniels, che voleva parlare della loro relazione. Il 19 luglio 2016 Trump ha ottenuto la nomination repubblicana per la Casa Bianca e la sua posizione è diventata molto delicata. Tra l’agosto e il settembre dello stesso anno, il legale Cohen ha raggiunto un accordo con David Pecker, presidente e ceo della società che controlla il tabloid National Enquire, per riuscire a bloccare l’intervista dell’ex coniglietta di playboy Karen McDougal su un’altra relazione avuta con Trump tra il 2006 e il 2007. Anche questa donna sarebbe stata pagata per non parlare della relazione. Il legame con l’ex presidente degli Stati Uniti sarebbe nato un mese prima dell’incontro tra Trump e Stormy Daniels. I due si sono conosciuti alla Playboy Mansion durante le riprese di Celebrity Apprentice. “Ero attratta da lui, dal suo bell’aspetto e dal suo fascino. Ho avuto centinaia di rapporti non protetti con Trump. Mi ha sempre detto di amarmi” ha confessato l’ex Playmate, sottolineando che il tycoon avrebbe anche pensato di sposarla.

Nello stesso anno è stato pagato anche il silenzio della Daniels. Pochi giorni prima delle elezioni, Cohen ha versato 130mila dollari all’avvocato della pornostar per assicurarsi il suo silenzio. La donna voleva vendere la storia al magazine Enquirer, ma il legale di Donald Trump ha anticipato di tasca sua 130 mila dollari per evitare che la storia diventasse di dominio pubblico. Una volta diventato Presidente, Donald Trump ha versato a sua volta i soldi sul conto dell’avvocato, che li aveva anticipati.

Le tappe del caso Trump e Stormy Daniels: dal 2018 al 2019

Il 12 gennaio 2018 il Wall Street Journal ha rivelato l’accordo, ma Cohen ha negato di essere stato rimborsato e ha dichiarato che si trattava di fondi associati alla campagna elettorale. A marzo 2018 Daniels decide di fare causa, per annullare l’accordo, in quanto non era firmato da Donald Trump, che intanto dice di non essere a conoscenza del pagamento, anche se il suo avvocato Rudy Giuliani, solo un mese dopo, ammette il rimborso. A quel punto le case e l’ufficio del legale Cohen vengono perquisite dall’FBI. L’avvocato, il 21 agosto dello stesso anno, si dichiara colpevole di nove capi d’accusa, ammettendo anche il pagamento a Daniels e McDougal ed è stato condannato a tre anni, a quasi tutti reati finanziari, dall’evasione fiscale per qualche milione di dollari, alle false comunicazioni bancarie, e al versamento di 130 mila dollari a Stormy Daniels e di 150 mila dollari a Karen McDougal, per convincerle a non parlare dei rapporti avuti con l’ex presidente. Dopo questi avvenimenti, nel 2019, è iniziata l’offensiva dei procuratori Cyrus Vance e Mark Pomeranz, che sono riusciti ad incriminare l’ex responsabile finanziario della Trump Organization per frode fiscale.

Le tappe del caso Trump e Stormy Daniels: dal 2022 al 2023

A marzo 2022, i due procuratori hanno accusato il nuovo procuratore distrettuale Alvin Bragg di non fare abbastanza per mandare avanti le indagini su Donald Trump, ma lui ha sempre assicurato che le indagini stavano procedendo in modo attivo. Infatti, nel gennaio 2023 Alvin Bragg ha convocato un gran giurì, che ha indagato in modo approfondito sui soldi che sono stati pagati a Stormy Daniels, convocando anche come super testimone proprio il legale Michael Cohen, che era stato incriminato. Il 9 marzo 2023 Donald Trump è stato invitato a testimoniare davanti al gran giurì, ma ha deciso di declinare l’invito. Il 18 marzo 2023 l’ex presidente ha previsto sui social il suo imminente arresto e ha cercato di aizzare le proteste dei suoi seguaci. Il 30 marzo è stato ufficialmente incriminato dal gran giurì per 34 capi d’accusa. Trump ha definito il processo contro di lui una “interferenza elettorale“, in vista alla sua corsa alla Casa Bianca per il 2024. In tanti si aspettavano una risposta violenza da parte sua, ma così non è stato. I capi d’imputazione riguardano la falsificazione di documenti aziendali, per quella che i pubblici ministeri sostengono fosse “una cospirazione per influenzare le elezioni presidenziali del 2016, mettendo a tacere le accuse di relazioni extraconiugali”.