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Vannacci: “Non ho sentito il ministro Crosetto. Ho letto le sue dichiarazioni sui giornali”

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In merito al caso Vannacci, il generale – travolto dalle critiche per il suo libro – ha affermato di non aver parlato con il ministro Crosetto.

Il generale Roberto Vannacci, finito nel mirino delle polemiche dopo la pubblicazione del suo controverso libro, ha rilasciato alcune dichiarazioni facendo chiarezza sulla notizia della destituzione dai suoi incarichi e sui contatti avuti con il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Caso Vannacci, il generale non ha sentito il ministro Crosetto

“Non ho sentito il ministro Crosetto, ho letto le sue dichiarazioni sui giornali. E non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimenti”. A dirlo è stato il generale Roberto Vannacci, recentemente travolto dalle polemiche a seguito della pubblicazione del suo libro Il mondo al contrario.

In occasione della sua partecipazione a Morning News su Canale 5, il generale si è anche espresso in merito al suo ruolo di capo dell’Istituto geografico militare. “Io sono stato avvicendato, dalla mezzanotte di oggi, non sono stato rimosso dal mio incarico”, ha precisato.

“Vedremo comunque alla fine di questo eventuale provvedimento disciplinare i fatti che mi sono stati addebitati e quali sono le accuse”, ha continuato Vannacci, facendo riferimento ad alcune frasi del suo libro che hanno dato vita alla tempesta mediatica.

Il libro e la possibile carriera in politica

“Io non ho offeso nessuno, non ho discriminato nessuno. Parlando di normalità ad esempio mi riferisco alla consuetudine e mi riferisco a dati statistici: il 90% della popolazione è eterosessuale, non esserlo vuol dire fare parte di una minoranza”, ha detto. Il generale ha anche ribadito di “rivendicare la diversità, le persone sono uguali nella loro dignità”.

Durante il suo intervento ai microfoni di Morning News, Vannacci ha ammesso: “Le mie opinioni sono discutibili ma non offensive. Sfido chiunque a trovare con gli omosessuali che potrei aver avuto alle dipendenze, degli atteggiamenti offensivi o discriminatori”.

Infine, il generale ha commentato la possibilità di intraprendere la carriera politica dopo che Forza Nuova gli ha proposto la candidatura – rifiutata dal diretto interessato – a Monza. “Faccio il soldato. Almeno per ora”, ha dichiarato.