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Caserta, l'assurda morte di Giovanni Sasso: spinto a terra per degli arachidi

Scientifica

Muore nel Casertano l'imprenditore che lottava da giorni tra la vita e la morte dopo essere stato aggredito da un diciassettenne: lo aveva richiamato perché buttava fuori dalla sua concessionaria i gusci delle noccioline che stava mangiando

Dramma nel Casertano. Non trova un lieto fine l’assurda vicenda che riguarda Giovanni Sasso, l’imprenditore di Cellole che lottava da giorni tra la vita e la morte dopo essere stato aggredito al culmine di una lite da un diciassettenne che aveva reagito a un suo richiamo.

La dinamica della vicenda

Nella zona non c’erano telecamere di videosorveglianza, i carabinieri hanno ricostruito la dinamica attraverso i racconti di alcuni testimoni oculari. Stando a quanto appreso, l’uomo aveva ripreso il ragazzo perché gettava a terra, davanti alla sua concessionaria d’auto, i gusci delle noccioline che stava mangiando. Il rimprovero di Sasso ha innescato nel minore una reazione inaspettata, che è passata presto dalle parole ai fatti. Uno spintone di troppo, Sasso perde l’equilibrio e, cadendo a terra, sbatte violentemente la testa sul cemento. Ricoverato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno per una frattura alla base cranica, le condizioni dell’uomo sono subito apparse molto gravi. Dopo poco, il coma. Dopo otto giorni, il decesso.

Il cordoglio cittadino

Il sindaco di Cellole Guido Di Leone esprime con un post su Facebook la solidarietà dell’intera comunità cittadina nei confronti della famiglia della vittima: «È un giorno triste per Cellole, non doveva andare così. Giovanni era un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzarsi. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti a una tragedia del genere, meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore della famiglia. È difficile da comprendere, è impossibile da accettare».