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Cesara Buonamici e il marito derubati: banditi armati hanno fermato la loro auto

Cesara Buonamici

Cesara Buonamici è stata derubata insieme a suo marito da alcuni malviventi armati e col volto coperto.

Un brutto spavento per la giornalista Cesara Buonamici e per suo marito, Joshua Kalman: alcuni malviventi col volto coperto hanno fermato la loro auto ad un incrocio per derubarli.

Cesara Buonamici: la rapina

Cesara Buonamici e suo marito, Joshua Kalman, sono stati derubati sulla strada di Pozzolatico, in Toscana. Alcuni malviventi armati e col volto coperto li hanno fermati ad un incrocio per rubargli gioielli e orologi di valore. La Buonamici avrebbe allertato subito le forze dell’ordine e fortunatamente lei e il marito non avrebbero riportato conseguenze. Un episodio simile era già accaduto alcuni giorni fa a una donna era stata rapinata del suo Rolex Daytona e stando alle cronache locali gli autori del gesto sarebbero una banda specializzata nel furto di orologi di lusso. Per il momento Cesara Buonamici non ha commentato quanto accaduto a lei e al marito nei giorni scorsi, e che sicuramente avrà causato alla coppia un grave spavento.

La vita privata di Cesara Buonamici a Fiesole

Cesara Buonamici è originaria di Fiesole ed è molto legata alla sua terra natale. Lì con suo fratello Cesare e sua sorella Rosa gestirebbe l’azienda agricola di famiglia, specializzata nella produzione di olio d’oliva. Lei e il medico israeliano Joshua Kalman sono sposati da moltissimi anni, ma la coppia non ha mai avuto figli.

Il desiderio di diventare suora di Cesara Buonamici

In passato Cesara Buonamici ha confessato che durante la sua giovinezza avrebbe pensato di farsi suora: “Ho una famiglia molto religiosa, la mia tata carmelitana nei momenti di riposo tirava subito fuori il breviario nero e cominciava a pregare. E io con lei: non so dire quanti rosari in latino abbiamo recitato insieme! A un certo punto cominciai a essere un po’ ossessionata dal senso del peccato e fu mio padre, con grande dolcezza, ad aiutarmi a rimettere in ordine i miei pensieri.”