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Che cosa significa minus habens

minus habens

Minus habens è una delle moltissime espressioni latine entrate nel linguaggio comune. Ecco cosa significa.

Le espressioni latine ormai entrate nel gergo quotidiano della nostra lingua sono moltissime. Alcune di largo uso, altre meno. Dulcis in fundo, qui pro quo, non plus ultra, do ut des, in vino veritas, anno domini, modus operandi, ipse dixit, sono solo alcuni dei moltissimi esempi che si possono fare. Mentre il significato di alcune è ben chiaro nella mente, il valore di altre tende a rimanere alquanto nebuloso. Per esempio, l’espressione “minus habens” è piuttosto comune, ma ne conoscete il significato corretto? Se la risposta è no, ecco una spiegazione semplice su questa locuzione latina.

Il significato di “Minus habens”

Tra le locuzioni latine più diffuse, soprattutto in alcuni settori, c’è anche “Minus habens”, ma cosa significa? Minus habens si traduce letteralmente dal latino con l’espressione “che ha meno“. È una locuzione usata, quindi, per identificare una persona non molto dotata a livello intellettivo. Indica anche persone con deficit cognitivi e di attenzione. Individui di scarsa intelligenza, almeno dal punto di vista di chi attribuisce tale etichetta. Questa locuzione è spesso utilizzata anche come eufemismo per indicare un ritardato mentale in modo più dolce. In generale, comunque, viene usata per descrivere una persona meno dotata. Nel linguaggio comune, dunque, è diventata sinonimo di stupido, idiota. È usata, inoltre, in modo più specifico nel campo del diritto.

“Minus habens” nel diritto

Al di là delle altre caratterizzazioni della lingua comune, l’espressione assume un valore specifico nel diritto. In tale disciplina, infatti, si considera “Minus habens” chi non è in grado di compiere un atto completamente libero e valido agli effetti giuridici. Tuttavia con il termine “Minus habens” ci si riferisce genericamente anche a chi gode di meno diritti rispetto agli altri cittadini per motivi oggettivi. Fanno parte di questa categoria, per esempio, i carcerati, che non godono dei diritti civili, o gli analfabeti che, non sapendo leggere e scrivere, sono depotenziati rispetto agli altri individui. Anche in questo caso, comunque, la locuzione si rifà al concetto che il soggetto in questione sia dotato di meno capacità intellettive.

La grammatica della locuzione

Come tutte le espressioni latine entrate nel lessico comune, anche “Minus habens” tende a rimanere invariata. Nonostante la grammatica latina preveda che l’espressione venga coniugata diversamente a seconda della o delle persone a cui ci si riferisce, in realtà, nel linguaggio rimane così. Infatti, dal punto di vista grammaticale, sarebbe più corretto usare l’espressione minus habentes quando ci si riferisce a un gruppo di persone. È però entrato nell’uso comune parlare di minus habens anche quando si parla al plurale.