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Chi è Ahmadreza Djalali, il ricercatore condannato a morte in Iran. Massoud Setayeshi, portavoce della magistratura iraniana, ha confermato che verrà giustiziato con impiccagione a seguito della revisione del caso.
Chi è Ahmadreza Djalali
Ahmadreza Djalali è scienziato, docente e ricercatore in medicina dei disastri e assistenza umanitaria. Di origini iraniane, con passaporto iraniano e svedese, nel 2009 ha lasciato il suo Paese per un dottorato di ricerca al Karolinska Institutet in Svezia. Djalali ha lavorato all’università degli studi del Piemonte orientale, a Novara, e in Belgio, a Bruxelles.
Ahmadreza Djalali, ricercatore condannato a morte
Il ricercatore è stato condannato a morte e al pagamento di 200mila euro di multa per corruzione, a seguito di un processo-farsa davanti alla sezione 15 della corte rivoluzionaria di Teheran. L’accusa è quella di aver lavorato come spia per Israele nel 2000 ma secondo il suo avvocato il tribunale non ha fornito alcuna prova in merito.
Condannato a morte, Ahmadreza Djalali si dichiara innocente
Quando è stato arrestato dai funzionari del ministero dell’intelligence di Teheran, nell’aprile del 2016, Djalali era in viaggio in Iran per partecipare a una serie di seminari nelle università di Teheran e Shiraz. Per i dieci giorni seguenti, nessuno ha avuto più notizie di lui, dopodiché è stato trasferito alla sezione 209 del carcere Evin di Teheran, dov’è rimasta per sette mesi, di cui tre in isolamento e senza l’accesso a un avvocato.
Ahmadreza Djalali ha raccontato di essere stato costretto a recitare confessioni scritte da altri davanti a una videocamera, sottoposto a torture e maltrattamenti così come a minacce di morte nei confronti dei figli e della madre anziana.