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Chi è Emilio Scuto: comicità gay e sketch esilaranti a Zelig On

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Emilio Scuto porta sul palco una comicità esuberante, trasformando la femminilità e gli stereotipi gay in sketch esilaranti. Parte del cast di Zelig On, ecco chi è.

Quando si parla di comicità che osa e rinnova, il nome di Emilio Scuto merita di essere messo in primo piano. Comico dall’energia travolgente e dalla presenza scenica immediatamente riconoscibile, è oggi uno dei volti emergenti di Zelig On, il format di Italia 1 che funge da laboratorio creativo per nuovi talenti. Scuto non si limita a raccontare il mondo LGBT+: lo reinventa attraverso personaggi colorati, battute fulminanti e un linguaggio che gioca con gli stereotipi per capovolgerli, conquistando così pubblico e attenzione mediatica.

Comicità LGBT+: una scena sempre più ricca e variegata

Il panorama della comicità italiana accoglie da tempo voci appartenenti alla comunità LGBT+, offrendo spazio a interpreti che trasformano identità e vissuti in materia comica. Tra questi figurano Daniele Gattano, Mirko Darar e Pierluca Mariti, affiancati da Yoko Yamada, Claudia Tucci e Annagaia Marchioro, tre artiste lesbiche che portano sul palco uno humour diretto e senza filtri. Accanto a loro spiccano anche Laura Pusceddu e Simonetta Musitano, comiche transgender che propongono una satira auto-ironica sul mondo trans.

Tra i nomi più noti merita attenzione anche Emilio Scuto, parte del cast di Zelig On, lo show Mediaset condotto da Paolo Ruffini e Ludovica Comello.

Chi è Emilio Scuto: la comicità gay che spiazza a Zelig

Diversamente da molti altri colleghi, Emilio Scuto costruisce i suoi sketch esaltando la propria femminilità e giocando sul concetto di una comunità gay suddivisa in categorie come “platinum, oro, argento e bronzo”, un riferimento che molti riconoscono grazie a Will & Grace.

Sul palco, attraverso i suoi siparietti con Paolo Ruffini, appare con pantaloni di paillettes, boa di struzzo e un ventaglio battezzato “scaccia-etero”. Nei suoi monologhi afferma che la “ricchionaggine” lo travolge, ironizza sugli eterosessuali che “non si lavano se non con il deodorante”, sostiene che persino la doccia “va fatta in modo gay, ovvero ballando il Tuca Tuca” e scherza sui preti “che hanno ‘la gonnellina’”. Non mancano battute taglienti come: “I gay non li ammazza niente, neanche il nucleare, infatti sospetto che Putin”.

 

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