Andrea Cerabolini Circola nel Web un video che mostra il momento in cui si è verificato il crollo di una sezione di autostrada lungo circa cinquanta metri. Il crollo è avvenuto nella città di Guang’an, nella regione dello Sichuan, casa del Panda Gigante e situata nel sud-est della Cina.
Crosso autostrada in Cina
Il video, ripreso dalla telecamera di sorveglianza di un vicino edificio residenziale, mostra la strada prima deformarsi, e poi crollare su se stessa. Al momento, da quanto dichiarato dalle autorità del partito e da quelle degli uffici provicnicali locali non risulta che il crollo abbia causato nessun morto e nessun ferito. Il collasso dell’autostrada è avvenuto circa alle 7.00 del mattino di domenica 1 luglio, ed è probabilmente anche a causa dell’ora che non c’è riscontro di vittime. Si è registrato anche un secondo crollo, che ha però principalmente interessato la stessa zona, andando a interessare un ulteriore edificio.
Si annuncia una inchiesta che faccia luce su quali siano state le cause del crollo, anche se si suppone che le forti piogge che si sono abbattute sull’area in questi giorni abbiano recitato un ruolo fondamentale. Infatti le piogge, abbattendosi in un’area che ha subito una recente, molto marcata, e probabilmente non troppo ragionata antropizzazione, devono aver scavato sotto le strutture causandone il crollo.
Ingenti i danni agli edifici
L’autostrada, composta da due corsie da entrambi i sensi di marcia, corre nelle immediate vicinanze di un complesso residenziale. “Io stavo dormendo al momento del crollo”. Ho sentito un forte rumore, ma non mi sono alzato a controllare. Solo successivamente mi sono accorto del crollo”.
Così uno dei residenti del condominio di circa 700 appartamenti “Fuying Calfornia Sunshine”, quando intervistato. Un altro testimone oculare racconta di avere notato una crepa nella struttura di sostegno alla strada – si parla di torri di cemento e acciaio alte circa una trentina di metri – che si è mano a mano allargata, fino a portate la struttura stradale a crollare su se stessa.
Nei momenti immediatamente successivi al crollo le autorità hanno dovuto quindi avvisare uno per uno i circa 50 residenti della situazione di potenziale pericolo, per poi procedere con la loro evacuazione. Nessuno potrà quindi rientrare nelle proprie case fino a nuovo ordine delle autorità. I residenti saranno spostati in abitazioni temporanee finché le autorità non saranno in grado di stabilire l’abitabilità degli edifici adiacenti alla zona del crollo. Intanto l’intera struttura interessata al crollo viene posta sotto stretta e continua sorveglianza nel caso che si dovessero verificare nuovi crolli.
