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Raid israeliano in Cisgiordania: morti 3 palestinesi

Medio Oriente

Nella mattina di lunedì 19 giugno tre giovani palestinesi sono morti a seguito di un violento scontro con l'esercito israeliano nel campo profughi della città di Jenin

Raid israeliano in Cisgiordania. Nella mattina di lunedì 19 giugno tre giovani palestinesi sono morti a seguito di un violento scontro con l’esercito israeliano nel campo profughi della città di Jenin. A confermare la notizia all’agenzia di stampa palestinese Wafa è il ministero della Sanità locale.

Chi sono le vittime?

A perdere la vita sono stati tre ragazzi di ventinove, ventuno e quindici anni. Al bilancio si aggiungono ventinove feriti, di cui almeno sei in gravi condizioni. Stando a quanto si apprende dalla Wafa, l’esercito è entrato nella città per arrestare alcuni sospetti, tra cui il figlio di Jamal Abu al-Hija (alto esponente di Hamas in Cisgiordania), attualmente in carcere in Israele. Un filmato diffuso dalla Reuters mostra due vetture dell’esercito israeliano che si muovono tra le case a Jenin. Poi un’eplosione, e il fumo che si alza attorno ai due veicoli.

Un contrattacco(?) dell’esercito

Il portavoce militare israeliano giustifica il «massiccio scambio di spari tra soldati e uomini armati nell’area» come un contrattacco necessario alla «cattura dei due sospetti ricercati, che avrebbero lanciato un vasto numero di ordigni esplosivi contro i soldati che hanno risposto. […] Inoltre, un veicolo militare che usciva dalla città è stato colpito da un ordigno, rimanendo danneggiato».