> > Spesa pubblica, il ministro Giorgetti: "Sarà imperativo un controllo ferreo"

Spesa pubblica, il ministro Giorgetti: "Sarà imperativo un controllo ferreo"

Giorgetti Giancarlo

Alla base della legge di bilancio: taglio del cuneo, accorpamento delle prime due aliquote Irpef, politiche anti-denatalità e rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mette le cose in chiaro sulla spesa pubblica: «Alla luce delle nuove regole che si stanno delineando per la governance economica europea, il ferreo controllo dell’andamento della spesa diventerà un imperativo non più eludibile», dichiara in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite per presentare la Nota di aggiornamento al Def.

I quattro cardini della prossima legge di bilancio

In merito alla questione ‘sanità’, Giorgetti prende tempo e spiega che solo con la prossima legge di bilancio «si potrà definire e quantificare il livello della spesa in rapporto al Pil», effettuando confronti diretti coi passati esercizi finanziari. Il ministro definisce poi i quattro cardini su cui si svilupperà la prossima legge di bilancio: taglio del cuneo fiscale, accorpamento delle prime due aliquote Irpef, politiche per contrastare la denatalità e avvio del rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione (quest’ultimo con particolare interesse).

Fmi taglia le stime del Pil italiano

Nel frattempo il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime del Pil italiano per il 2023 e per il 2024 nell’ambito della generale frenata dell’economia globale, in particolare di quella europea. Nel suo World Economic Outlook presentato a Marrakech, per quest’anno l’Fmi apprezza un aumento dello 0,7% con un taglio dello 0,4% rispetto alle previsioni di luglio, mese in cui le stime sono state corrette al rialzo. Anche per il 2024 il nostro Paese crescerà dello 0,7%, ovvero dello 0,2% rispetto ai calcoli precedenti.