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Marocco richiama l'ambasciata in Svezia per il Corano bruciato a Stoccolma

Islam

Richiamato nel Regno l'ambasciatore marocchino in Svezia Karim Medrek, dopo che a Stoccolma è stata bruciata una copia del Corano: la nota del ministero degli Esteri

Come volevasi dimostrare. Arriva dal Marocco il richiamo dell’ambasciatore in Svezia, dopo che nelle scorse ore a Stoccolma è stata bruciata una copia del Corano. Il gesto è stato condannato come «offensivo e irresponsabile».

La dinamica della vicenda

L’autore è Salwan Momika, un uomo iracheno di trentasette anni fuggito dal suo Paese. Ricevuta dalla polizia svedese l’autorizzazione a partecipare alla manifestazione di protesta di fronte alla grande Moschea di Stoccolma – in concomitanza con l’inizio della tre giorni di festa musulmana dell’Eid al-Adha –, l’uomo ha improvvisamente dato fuoco a una copia del testo sacro dell’Islam. Diversi i tentativi di spegnere il rogo e attaccare fisicamente Momika, uno anche con il lancio (mancato) di una pietra.

La nota del ministero degli esteri marocchino

Il ministero degli Esteri marocchino ha espresso in una nota l’indignazione nei confronti del governo svedese e la volontà di rivedere la posizione dell’ambasciatore Karim Medrek (in carica dal 14 dicembre 2021). Eccone un estratto:

«Il governo svedese, ancora una volta, ha autorizzato una manifestazione durante la quale è stato bruciato il sacro Corano davanti a una moschea di Stoccolma. Questo nuovo atto offensivo e irresponsabile ignora i sentimenti di oltre un miliardo di musulmani, in questo periodo sacro del grande pellegrinaggio alla Mecca e della festa benedetta di Eid Al-Adha. Di fronte a queste provocazioni ripetute, commesse sotto lo sguardo compiaciuto del governo svedese, il nostro ambasciatore è richiamato per consultazione nel Regno a tempo indeterminato».