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Cosa ha deciso il Consiglio dei Ministri per il caro bollette

Il presidente del Consiglio Mario Draghi

Non solo il tema centrale economico ma anche punti importanti su lavoro, Europa e cultura: cosa ha deciso il Consiglio dei Ministri per il caro bollette

Il Consiglio dei Ministri ha varato un provvedimento di proroga per le misure contro il caro bollette ed il titolare del Mise esprime soddisfazione per quanto deciso assieme al premier Mario Draghi. Lo ha spiegato bene Giancarlo Giorgetti sul rinnovo dello sconto in bolletta e sulla necessità che i bonus luce e gas siano pubblicizzati. Ha detto Giorgetti: “In primis Arera dovrà mettere in campo tutti gli strumenti per far conoscere agli utenti la possibilità di usufruire dello sconto che è automatico solo se si presenta l’Isee che non deve superare i 12mila euro annui”.

Consiglio dei Ministri e caro bollette: i provvedimenti

Ma quali sono le misure contro il caro vita e le altre adottate dal Cdm? In mezzo a quei 3,7 miliardi manca per ora la proroga del taglio delle accise per i carburanti ma dovrebbe essere introdotta con un provvedimento ministeriale. Chi lo ha detto? La ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, al termine del Cdm. Il primo punto è quello che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

Codice della ricostruzione e lavoro trasparente

Poi c’è la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione. E ancora, il disco verde ai decreti legislativi proposti dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, sulle due direttive dell’Ue sulle condizioni di lavoro trasparente e sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. Sono stati modificati anche tre regolamenti di tre ministeri con portafoglio, Mef, Mite e Giustizia. Infine, su proposta del Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Cdm ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro.