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Covid, arriva la prova che si aspettava da tempo: il virus è partito dagli animali del mercato di Wuhan

Il Covid è partito dagli animali vivi del mercato di Wuhan: ora c'è la prova

Arriva un'ulteriore conferma in uno studio pubblicato su Science. Vediamo i dettagli.

Sembra sia ormai ufficiale: il Covid-19 ha avuto origine nel mercato ittico di Wuhan. L’ipotesi più accreditata trova un’ulteriore conferma in uno studio pubblicato su Science da un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute di La Jolla.

Il Covid ha avuto origine nel mercato di Wuhan

Kristian Andersen, docente di immunologia e microbiologia e coordinatore dei due studi pubblicati sulla rivista circa l’origine della pandemia afferma che:

“Analizzando le prove disponibili abbiamo avuto conferma che il salto di specie con cui il virus si è fatto largo nell’uomo è avvenuto a partire da animali in vendita al mercato di Wuhan negli ultimi giorni di novembre del 2019”.

L’inizio della pandemia nel mercato di Wuhan

Infatti, c’è da sottolineare che la loro ricerca era già stata pubblicata a febbraio e i ricercatori sono giunti a questa conclusione, a seguito di molteplici ricostruzioni delle coordinate geografiche di 155 casi censiti e riportati anche nel primo rapporto sulla pandemia stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nonostante i primi contagi siano stati attribuiti a Wuhan, il virus ha iniziato a circolare in un’area molto più ristretta della città, ossia a ridosso del mercato di Huanan. E ha iniziato a coinvolgere persone che non erano neanche passato per il mercato: proprio a testimoniare il passaggio il contagio da uomo ad uomo. Per cui, con il passare delle settimane, Sars-CoV-2 si sarebbe poi diffuso in quei quartieri dove invece c’è la più alta densità abitativa della metropoli.

Ma cosa ha dato inizio al contagio? Con ogni probabilità, è stato il contatto con alcuni animali venduti vivi nell’area sudoccidentale del mercato di Huanan, tipo:

  • volpi rosse (Vulpes vulpes), 
  • tassi del maiale settentrionale (Arctonyx albogularis)
  • cani procioni comuni (Nyctereutes procyonoides).

Le tracce del virus sono state rilevate, difatti, in una bancarella, segno che il passaggio del virus dall’animale all’uomo è avvenuto qui.

“Per andare a fondo dell’origine del coronavirus, occorre definire cosa è accaduto prima che queste specie arrivassero nel mercato di Huanan. Un passaggio che non può prescindere da una stretta collaborazione e cooperazione tra i ricercatori di tutto il mondo”.

Collaborazione necessaria, affinchè si possa trovare conferma all’ipotesi che il microrganismo causa di Covid-19 sia passato dai pipistrelli agli selvatici, a causa di un contatto in natura o in allevamento, fino ad arrivare all’uomo. 

I Due i lignaggi iniziali di Sars-CoV-2

Tuttavia, sembrerebbe che i salti di specie sarebbero stati due. A confermare ciò è un altro lavoro apparso sempre su Science e firmato da un gruppo di virologi e biologi evoluzionisti.

Questa ricerca, analizzando i dati genomici relativi ai primi casi di infezione, ha portato alla conclusione che i primi contagi siano da attribuire a due diversi lignaggi di Sars-CoV-2.

Un primo salto di specie avrebbe coinvolto il lignaggio B: e qui ci si riferisce al periodo che va tra il 23 ottobre e l’8 dicembre 2019. Mentre, il passaggio nell’uomo del lignaggio A sarebbe avvenuto poche settimane dopo, che coincide con la vigilia della chiusura del mercato ittico di Wuhan, avvenuta il primo gennaio 2020.

“É improbabile che il coronavirus circolasse già tra gli esseri umani prima di queste date. La pandemia è con ogni probabilità il risultato di diversi eventi zoonotici registrati a breve distanza di tempo”.