Il fisico Roberto Battiston ha affermato che l’Italia potrà reggere questa situazione, con i vaccini che hanno contenuto i danni delle varianti, solo fino a Natale: presumibilmente si arriverà a contare 25/30 mila casi al giorno e, se le terze dosi non avranno ingranato e non sarà partita la campagna degli under 12, secondo lui potrebbero essere serie difficoltà.
Covid, Battiston: “Accelerare su terze dosi”
Intervistato dal Quotidiano Nazionale, il coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’università di Trento spiegato che la frazione di infetti che finiscono in ospedale è del 2,5%, molto di meno rispetto a un anno fa quando era del 7%. Se abbiamo gli ospedali scarichi è grazie al 79% di italiani vaccinati, alle mascherine e al green pass, “ma con la stagione più fredda questo equilibrio è instabile“.
Secondo Battiston, nonostante si attenda 30 mila casi per Natale, il sistema ospedaliero sarà comunque in grado di reggere l’urto. Per arrivare al 10% delle occupazioni in terapia intensiva serviranno infatti 5-6 settimane mentre per quanto riguarda il 15% delle aree non critiche ce ne voranno circa 9. “Sarebbe ottimo se in questo periodo scattassero le terze dosi, perché aumenterebbero le difese e la resistenza al Covid tornerebbe al 95% per i vaccinati“, ha dunque sottolineato.
Covid, Battiston: “SS in ginocchio se no vax si ammalano”
Con questi dati, fino a metà dicembre la maggior parte delle regioni resterà bianca e in ospedale si avranno numeri simili tra vaccinati e non vaccinati ma con rischi molto maggiori per i no vax. Quanto infine alla luce in fondo al tunnel, il fisico ha dichiarato che nel caso più ottimista che vede il completamento delle terze dosi e le vaccinazioni dei bimbi, “scatterà l’immunità di gregge verso marzo-aprile“.
Se però l’epidemia si dovesse diffondere tra i 7 milioni di non vaccinati, con un 5-10% di ammalati, “il sistema sanitario sarà in ginocchio perché i numeri esploderanno come è avvenuto in Inghilterra e Germania“.