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Covid, Italo scrive al Governo: "Rischio tagli ai servizi, serve un intervento"

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Italo, a causa dell'aumento dei contagi derivanti dal Virus Covid, chiede al Governo di intervenire

Il CEO di Italo – Gianbattista La Rocca – ha inviato una missiva indirizzata ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia e per conoscenza all’Autorità dei trasporti. Si segnala che tale scelta è stata generata dalla situazione di calo della domanda da parte dei viaggiatori e dall’aumento dei costi derivanti dall’acuirsi dei contagi causati dal Virus Covid. Di conseguenza, le imprese ferroviarie sarebbero costrette a mettere in campo anche misure ulteriormente stringenti che avrebbero un impatto molto serio sui servizi ai cittadini e sul livello occupazionale.

Italo scrive al Governo: provvedimenti nell’immediato

A causa dell’acuirsi dei contagi, delle misure più stringenti adottate dal Governo e della contrazione della domanda, Italo ha scelto di ridurre i propri servizi giornalieri. A tal proposito, si segnala che le prime soppressioni riguarderanno da oggi 6 servizi e che dal 14 Gennaio diventeranno 27 (di cui 21 soppressi tutti i giorni ed ulteriori 6 il Martedì, Mercoledì e Giovedì).

Italo scrive al Governo: interventi proposti

Il CEO di Italo – nella sua lettera – ha fatto presente che per salvaguardare la continuità aziendale e occupazionale delle imprese ferroviarie è necessario che il Governo intervenga urgentemente con misure di sostegno di tipo economico – come ad esempio, lo sconto sul canone di accesso all’infranstruttura e l’erogazione di fondi di compensazione del danno subito – per tutto il periodo di vigenza dello Stato di Emergenza Sanitaria (ad oggi fissato al 31 Marzo 2022).

Italo scrive al Governo: non un caso isolato

Anche il trasporto di linea di media-lunga percorrenza privato ha sollecitato i Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia – attraverso l’invio di una missiva – ad attuare misure che sostengano il settore, messo a dura prova dalla Pandemia in corso. Si segnala che tale lettera è stata firmata da 10 società, tra cui FlixBus e Itabus.