> > Covid, Mario Draghi: piano per le riaperture e campagna vaccinale

Covid, Mario Draghi: piano per le riaperture e campagna vaccinale

Governo

Il dibattito sulle riaperture è centrale nel Governo italiano: in questo contesto, il premier Draghi sta programmando l’uscita del Paese dalla pandemia.

L’ultimo decreto emanato in relazione alla pandemia da coronavirus ha prorogato la validità delle misure anti-contagio imposte dal Governo italiano sul territorio nazionale. Una simile decisione ha rimandato, di conseguenza, anche la questione inerente alle riaperture, tanto attese dopo il periodo di Pasqua. Il dibattito sul tema delle riaperture, tuttavia, è particolarmente vivo e il Paese si interroga, a più livelli, circa le reali intenzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.

Covid, Mario Draghi: piano per le riaperture e campagna vaccinale

L’atteggiamento adottato dal ministro della Salute Roberto Speranza in relazione alla lotta al SARS-CoV-2 continua a svilupparsi all’insegna della preservazione del rigore e della volontà di mantenere viva l’attenzione degli italiani sull’emergenza sanitaria e sull’importanza di rispettare le misure anti-contagio, ribadendo la pericolosità delle variantiCovid in circolazione.

Una simile linea d’azione, seppur aspramente criticata dal leader della Lega Matteo Salvini, sembra essere fortemente condivisa dal premier Mario Draghi. Ad essa, però, si accompagna anche l’urgenza di ideare un piano per programmare le riaperture nel Paese che consenta di superare gradualmente la pandemia.

A ogni modo, le modalità e i tempi che caratterizzeranno le riaperture si configurano come parametri ancora incerti in quanto, nonostante la recente diminuzione dei nuovi contagi riscontrata e l’abbassamento dell’indice Rt, i pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive e il numero di decessi causati dal virus continuano ad essere considerevolmente alti e preoccupanti. Prima di procedere con le riaperture, quindi, è indispensabile valutare anche l’andamento della campagna vaccinale in modo tale di poter mettere definitivamente in sicurezza la popolazione italiana.

In questo contesto, la principale preoccupazione del premier Draghi coincide con la necessità di somministrare in tempi ristretti il vaccino anti-Covid a tutti i cittadini più fragili ossia a coloro che avrebbero maggiori probabilità di essere ricoverati in terapia intensiva qualora dovessero essere infettati dal SARS-CoV-2. Per questo motivo, procedere con ipotetiche riaperture prima che terminino, ad esempio, gli step vaccinali previsti per gli over 70 appare non sono rischioso ma anche prematuro.

Intanto, il governo potrebbe procedere con l’erogazione di nuovi ristori destinati ai settori e alle attività maggiormente compromesse dai vari lockdown imposti a livello nazionale o regionale nel corso del primo anno di pandemia.

Ritardi sulla consegna dei vaccini e mancate somministrazioni

Inoltre, il Presidente del Consiglio Mario Draghi dovrà risolvere le difficoltà esistenti in merito ai ritardi riscontrati nel procedere della campagna vaccinale e provvedere a sanare il problema dell’insufficienza di dosi in Italia. Alcune Regioni, infatti, sono state costrette a sospendere la campagna vaccinale o si trovano in procinto di interrompere la somministrazione del siero anti-Covid a causa della mancanza di dosi. Si tratta, nel primo caso, di realtà come il Venetomentre, nel secondo caso, rientrano Regioni come la Toscana e il Lazio. Pertanto, il premier Draghi e il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, dovranno impiegare tutte le proprie energie per garantire l’arrivo in Italia di tutte le dosi di vaccino ordinate entro i limiti di tempo precedentemente stabiliti.