Andrea Cerabolini “Trattengo cento euro dal tuo stipendio o ti licenzio”. Questo il messaggio con il quale il gestore di una società di servizi alberghieri avvertiva i propri dipendenti. Chiunque non avesse accettato di restituire una parte del proprio stipendio si sarebbe quindi visto privare del lavoro. Il ricatto è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Bardonecchia, località sciistica piemontese, che ha inoltre rilevato numerose irregolarità nella gestione dell’azienda. È infatti emerso che oltre a non versare ritenute previdenziali, nella sua gestione il direttore ignorava le più basilari norme di tutela del lavoro e non concedeva turni di riposo al personale. Le fiamme gialle non hanno inoltre trovato traccia di documenti che attestassero l’inizio del rapporto di lavoro o la sua cessazione dei dipendenti.
Tratteneva stipendi ed evadeva il fisco
Il direttore, oltre a trattenere lo stipendio ai dipendenti avrebbe anche evaso il fisco per quattrocentomila euro. Avrebbe anche ricevuto compensazioni non dovute per centoventi mila, ed evaso quasi diecimila euro di tassa di soggiorno.
In considerazione di quanto emerso nel corso delle indagini, il direttore della società – che conta circa mille dipendenti e ha sedi in tutta Italia – dovrà rispondere di numerose imputazioni, tra i quali, oltre ai reati fiscali, il peculato.
