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Troppo via vai di uomini: scoperta "casa chiusa" a Brugherio

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Scoperto in un appartamento di Brugherio una "casa chiusa" gestita da una 39enne cittadina cinese che faceva prostituire una connazionale.

Più che una casa era una stanza “chiusa”. Una cittadina cinese, fino a questo momento incensurata, è stata infatti arrestata martedì 18 dicembre 2018 con le accuse di sfruttamento della prostituzione e istigazione alla corruzione. La donna aveva infatti allestito nel suo appartamento un locale per appuntamenti a sfondo sessuale, tutti ovviamente a pagamento.

Troppi uomini insospettiscono

La vicenda è accaduta a Brugherio, Comune in provincia di Monza ma ad una decina di chilometri da Milano. Stando a quanto riporta MilanoToday, nella giornata di martedì 18 dicembre i carabinieri della locale stazione hanno effettuato un blitz nell’abitazione della cittadina cinese. A seguito della perquisizione, i militari hanno scoperto così che la donna gestiva una vera e propria casa d’appuntamenti, anche se l’area dedicata a questi incontri hot era solo una stanza dell’appartamento.

Quello messo in piedi dalla signora era un lavoro comunque molto ben organizzato, tanto che sono stati ritrovati diversi quaderni dove la “maitresse” segnava orario di ingresso e uscita dei clienti, e relativo importo pagato per la prestazione. Le forze dell’ordine hanno poi accertato che la 39enne faceva prostituire una sua connazionale di 52 anni, la quale era impegnata con un cliente proprio al momento del sopralluogo dei carabinieri.

Le indagini sembra che siano iniziate dopo la segnalazione di alcuni abitanti del condominio, insospettiti dal continuo via vai di uomini nel palazzo. Pare che al momento della perquisizione, la 39enne abbia tentato di offrire ai militari una somma di mille euro affinché chiudessero un occhio. Ecco perché la donna è stata denunciata anche per corruzione. Attualmente, si troverebbe in stato di fermo nel carcere San Vittore di Milano.