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Visita la moglie malata di Alzheimer, anziano si suicida

Visita la moglie malata di Alzheimer, anziano si suicida

Un uomo di 79 anni ha deciso di togliersi la vita, lanciandosi dal secondo piano della casa di riposo dov'è ricoverata la moglie per Alzheimer.

Si è gettato dal secondo piano, nella tromba delle scale. Ernesto Lorenzon, 79 anni, non ha retto all’ennesima visita della moglie, curata presso la Fondazione Casa per Anziani di Pieve di Soligo. La donna è in cura nella struttura perché soffre di Alzheimer, morbo caratterizzato da un progressivo deterioramento cognitivo da parte del malato. Alla vista straziante delle condizioni di salute di sua moglie, l’uomo non ha retto e ha deciso, dopo averla abbracciata e baciata un’ultima volta, di togliersi la vita.

Suicidio per amore

Ernesto Lorenzon soffriva di depressione. La crisi – sostengono i medici ascoltati da Fanpage – si sarebbe aggravata proprio per colpa della malattia della moglie. L’uomo non l’ha mai lasciata sola, andandola a trovare più volte. Purtroppo, alla vista delle conseguenze della malattia su di lei, il 79enne non ha retto e ha deciso di togliersi la vita. sulla vicenda le indagini sono in corso e gli investigatori della Procura di Treviso stanno effettuando gli ultimi rilevamenti nella Casa per Anziani.

Morbo di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza senile. Il suo scopritore, il neurologo Alois Alzheimer, la diagnosticò per la prima volta nel 1907. Il medico ne individuò i principali aspetti neurologici, segnalando la presenza, nel tessuto celebrale, di insolite placche. La medicina moderna, oggi, ha spiegato come tali placche siano il risultato degli effetti della malattia, le cui cause, però, non sono state ancora individuate. Secondo il sito di informazione Epicentro, la malattia si manifesta attraverso piccoli segnali, come un’iniziale perdita di memoria da parte dei pazienti. Il progredire della malattia è direttamente proporzionale al deterioramento cognitivo del malato. Inoltre, il morbo può determinare la perdita della capacità di parlare e di pensare, può causare stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale in chi ne soffre.

Allo stadio avanzato della malattia, il paziente è incapace di avere consapevolezza di sé e di chi gli sta intorno. Una condizione che dovrebbe aver avuto, secondo gli inquirenti, un impatto talmente forte nella crisi depressiva di Ernesto Lorenzon, da convincere l’uomo a compiere l’estremo gesto.