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Siena, minore uccide marocchino 63enne: "Voleva violentarmi"

carabinieri

Una ragazza 17enne si è difesa come poteva, pugnalando l'uomo. Ora è in stato di fermo in un centro di accoglienza per minori a Firenze.

Una 17enne senegalese ha ucciso un marocchino di 63 anni pugnalandolo con un coltello da cucina in provincia di Siena. Ha confessato dopo ore di interrogatorio: “Voleva violentarmi e mi sono difesa con tutta la forza che avevo”. Ora la ragazza è in stato di fermo in un centro di accoglienza di minori a Firenze.

Minore uccide un marocchino 63enne

Una ragazza senegalese di 17 anni è stata fermata dai carabinieri per aver ucciso un uomo di 63 anni, di origine marocchina. “Sì, l’ho ucciso io voleva violentarmi e mi sono difesa con tutta la forza che avevo”, ha ammesso la giovane tra le lacrime dopo ore di interrogatorio. Il fatto è accaduto in un appartamento di Castelnuovo Scalo, una frazione di Asciano in provincia di Siena. Lo stabile è frequentato da extracomunitari ed è di proprietà di un’impresa edile nella quale il gruppo lavorava. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo sarebbe stato pugnalato con un coltello da cucina, procurandogli decine di ferite mortali al dorso, al volto e alla schiena. Probabilmente il 63enne ha tentato la fuga senza riuscirci. Quando sul luogo sono arrivati i sanitari del 118, per l’uomo non c’era più nulla da fare.

L’indagine dei carabinieri

Nell’appartamento al momento dell’uccisione c’era altre persone, tutte straniere. Proprio grazie alle loro testimonianze, i carabinieri sono riusciti a individuare la 17enne. La giovane abitava con i genitori nello stesso palazzo del marocchino, ma al piano superiore. Interrogata dai militare, ha confessato il delitto. L’indagine è aperta e gli inquirenti stanno cercando di capire se la ragazza è stata aiutata da altri complici, ma per il momento il suo racconto ha trovato pieno riscontro con la ricostruzione effettuata nell’appartamento. Ora la ragazza senegalese si trova in stato di fermo in un centro di accoglienza di minori a Firenze.