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Ignora l'alt dei carabinieri e si schianta: morto 40enne

Ignora l'alt dei carabinieri e si schianta: morto 40enne

Un 40enne ha forzato un posto di blocco dei carabinieri, che hanno sparato alle ruote dell'auto in fuga. L'uomo si è schiantato ed è morto.

Ha forzato il posto di blocco dei carabinieri e si è schiantato contro un albero. Per il 40enne alla guida della vettura non c’è stato niente da fare. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, l’uomo avrebbe ignorato l’alt delle forze dell’ordine, speronando la loro auto. A quel punto, i carabinieri avrebbero sparato, mirando alle ruote della vettura in fuga, che ha sbandato per poi concludere la sua corsa contro un albero. Le autorità hanno chiuso la strada per consentire ulteriori accertamenti in merito all’accaduto.

Ignora l’alt dei carabinieri e gli sparano

Non si è fermato all’alt dei carabinieri. Gli investigatori stanno ancora svolgendo accertamenti e verifiche in merito al motivo per cui la vittima non si sia fermata al posto di blocco. L’automobilista avrebbe speronato le vetture dei militari, per poi darsi alla fuga, lungo la strada che da Taurano conduce a Monforte Irpino, in provincia di Avellino. Secondo quanto riferito da Fanpage, i carabinieri avrebbero aperto il fuoco, mirando alle gomme della vettura, ma uno dei proiettili avrebbe colpito anche gli arti inferiori del 40enne.

Precedente: arrestato 30enne ad Avellino

Il caso del 40enne non è purtroppo il primo che si verifica ad Avellino. Secondo quanto riportato da Il Mattino, il 16 Settembre 2018, un automobilista di 30 anni ha cercato di forzare un posto di blocco dei carabinieri. Nel tentativo di darsi alla fuga, l’uomo è entrato nell’altra corsia, scontrandosi con una vettura guidata da una coppia di anziani.

Per fortuna le persone rimaste coinvolte nell’incidente hanno riportato lievi ferite, ma il 30enne è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, violazione degli obblighi di custodia e porto ingiustificato arma bianca. Quest’ultima motivata dal fatto che a bordo, il 30enne aveva una spranga di ferro di circa mezzo metro. Successivi accertamenti hanno consentito agli investigatori di scoprire che l’automobilista stava guidando senza patente.