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Mestre, arriva in ritardo al funerale del marito: multata

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Venti minuti di ritardo del corteo funebre sono stati sufficienti per la ditta di pompe funebri, che ha deciso di sanzionare la vedova.

Arrivare in ritardo al funerale del proprio marito può risultare in una vera e propria beffa, se si è residenti nel Comune di Mestre: una vedova, giunta con 20 minuti di ritardo al cimitero col corteo funebre, ha dovuto pagare una sanzione di 70 euro all’impresa di pompe funebri, che era stata sanzionata dal Comune.

Vedova in ritardo al funerale, multata per 70 euro

Nel Comune di Mestre, un’impresa di pompe funebri ha scatenato amare polemiche in seguito alla decisione di caricare una sanzione di 70 euro su una vedova. Il marito della donna è venuto a mancare il giorno di Natale, e il corteo funebre, comprensivo di parenti e amici del defunto, è arrivato al cimitero, con parenti e amici, una ventina di minuti in ritardo. Questo ha fatto scattare la sanzione amministrativa del Comune di Mestre, che ha multato l’impresa di pompe funebri. Questa, a sua volta, ha caricato i 70 euro della sanzione ricevuti sul conto presentato alla signora, una psichiatra mestrina. Che non lamenta tanto il peso della cifra che le è stata addebitata, quanto il fatto di dover pagare una sanzione per essere arrivata in ritardo alle esequie del marito.

L’indignazione dei familiari

E’ tutto scritto nei regolamenti del Comune: infatti, il Regolamento comunale di Polizia mortuaria, valido per tutti i 16 cimiteri del Comune, prevede da nove anni una “maggiorazione sepoltura in ritardo”, che vale il 25% della tariffa per ritardi che superano i 15 minuti. Il ritardo di una ventina di minuti del corteo funebre supera questa soglia, facilmente considerabile intransigente e severa, vista anche la natura dell’evento. Il regolamento del funerale è stato normalmente applicato, e questo ha fatto andare su tutte le furie i familiari del defunto, che hanno segnalato l’assurdità del fatto a Il Gazzettino.