La Procura di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, ha aperto un’inchiesta sulla morte di Daniela Delli Priscoli, madre di tre figli morta a 38 anni in seguito alle complicanze di un’emorragia cerebrale. La magistratura intende verificare le eventuali responsabilità dei medici che hanno avuto in cura la donna. Risulta indagato il medico di base e due sanitari che si sono occupati di lei al pronto soccorso dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Secondo l’accusa, i tre medici avrebbero sottovalutato i sintomi descritti dalla 38enne, interpretandoli erroneamente come un banale mal di testa che ha però portato alla morte della paziente. Sono indagati per “negligenza, imprudenza e imperizia”.
Tre medici a processo
L’episodio risale al 10 dicembre 2016. Daniela Delli Priscoli si è recata inizialmente al Fucito, dove i medici le hanno diagnosticato una cefalea. Quando i suoi sintomi si sono aggravati, è stata trasferita al Ruggi di Salerno, ma è arrivata in pronto soccorso in condizioni ormai disperate. La famiglia ha acconsentito a donare i suoi organi. Il trapianto di un rene è stato eseguito proprio al Ruggi da parte del primario del Centro trapianti, Paride De Rosa.
Il gup ha rinviato i tre medici a giudizio con l’accusa di omicidio colposo e ha fissato il processo per il 19 luglio. La famiglia della vittima è rappresentata dall’avvocato Francesco Grancagnolo. Il legale sostiene che esami più approfonditi avrebbero rivelato le reali condizioni fisiche della paziente e ne avrebbero evitato il decesso.