Alberto Pastori La forza d’ispirazione scaturita dal mare non cessa mai. E dopo Venere, statua emersa all’improvviso sul pontile dei pescatori di Ostia nel 2014 e portata via da una violenta mareggiata nel 2017, ecco apparire lui. Maestoso, forte, il Dio del mare: Nettuno. E se Venere era, come recitava la descrizione ufficiale, “emersa dal mare per ricollegare i troppi ponti interrotti con la nostra cultura, il nostro mare e la nostra vera natura e lanciare, con le sue cime colorate, un ponte tra passato e presente, tra mare e terraferma, quasi a contagiare con la sua bellezza il nostro territorio”, al momento su Nettuno regna il più assoluto mistero. Chi lo ha fatto? E perchè si trova lì? Queste domande rimangono senza risposta.
La Statua si trova sulla scogliera a ponente del Pontile e si erge di fronte allo stabilimento Elmi. Nettuno è sopra gli scogli affioranti posti a protezione contro l’erosione. Ad oggi nessuno ha fatto sapere di essere l’autore di tale gesto artistico.
Siamo un popolo di artisti
Uno dei primi ad accorgersi è stato il cittadino romano Gianluca Poscente, consulente immobiliare. Dal suo profilo Facebook, si evince quanto sia entusiasta dell’opera. “Siamo un popolo di artisti e ad Ostia abbiamo evidentemente un gusto particolare della bellezza, della storia e della natura – dice Gianluca Poscente – Nettuno viene dal mare e dal mare risorge. Nella Villa di Plinio c’è un mosaico meraviglioso con la sua effige cosi come ce ne sono ad Ostia Antica. Su come Nettuno arrivi dalla sua reggia al Pontile di Ostia resta un mistero, non svelabile ai più“.
