Lisa Pendezza Non ha peli sulla lingua Francesca Martini e non teme di rivelare la verità sul sesso con una trans. La stilista 35enne di Messina, durante un’intervista rilasciata al magazine Voi, ha raccontato la propria storia e ha rivendicato con orgoglio la propria condizione, che le permette di conoscere meglio di chi è nata donna i desideri dei suoi partner. “I trans sono le donne che diventano uomini. Le trans sono gli uomini che diventano donne”, ha spiegato, facendo chiarezza su una terminologia spesso sconosciuta e utilizzata impropriamente. “Io sono una trans. Io sono una donna. Siamo donne con la testa di un uomo. Sappiamo che cosa piace ai maschi“.
“Gli uomini impazziscono per me”
Una consapevolezza che le ha permesso di avere un numero notevole di partner sessuali negli anni, addirittura migliaia, si legge su Libero. Ma oggi Francesca è fidanzata con un ragazzo che, assicura, non ha mai tradito. Anche se, aggiunge, “fedeli sono solo i cani”. Nel ricordare i primi tempi dopo la sua transizione, la stilista ammette che “gli uomini mi guardavano stupiti“. Ma ciò che più la feriva non era lo stupore del genere maschile, quanto la perfidia di quello femminile: “Le donne erano cattive“.
Qualche volta, però, le cose andavano diversamente: “Con le trans le donne o sono perfide o ci provano, o almeno tentano un approccio. Vogliono capire se questo terzo sesso può dare piacere. Ma io non sono mai andata con una donna, molto meglio farlo con due uomini“. Uomini che per lei, assicura, impazziscono: “Quando ho deciso di diventare trans mi sono vista più bella, più desiderabile. Gli uomini guardano più me di una donna. Noi trans siamo più belle delle donne, siamo dei centauri. Gli uomini vanno fuori di testa per me”.
La storia di Francesca
Per la 35enne il sesso “è come il colore. Ognuno ha il suo preferito e ogni tanto lo cambia. Io sono Francesca e mi faccio valere per quello che sono. Sono normale e serena perché alle spalle ho una famiglia felice e ironica”. Oggi Francesca è una stilista e vive a Messina, ma “per dieci anni sono stata ragazza immagine nei locali. Ho fatto la postina in Brianza, andavo in giro con il motorino a portare lettere. Mi avevano dato un gilet giallo catarifrangente, io me lo ero sagomato lungo le curve del corpo. Gli uomini mi guardavano stupiti”.
