> > Si getta con il nipote dal decimo piano, diceva: "Devo salvarlo"

Si getta con il nipote dal decimo piano, diceva: "Devo salvarlo"

omicidio suicidio modena

I familiari avevano capito che qualcosa non andava e cercavano di evitare che stesse con il bambino, ma non ci sono riusciti.

Emergono sempre maggiori dettagli sulla vicenda della donna che si è gettata dal decimo piano con il nipotino di 5 anni. “Era morbosamente attaccata al bambino, sosteneva di doverlo salvare” hanno raccontato i conoscenti della 47enne di Modena. La famiglia aveva capito da tempo che la donna stava vivendo una situazione di sofferenza psicologica, e ha tentato di tenerla lontana dal bambino, senza però riuscirci. La madre di Giacomo, straziata dopo la morte del piccolo, aveva urlato: “Lo sapevo che andava a finire cosi, me lo sono immaginato un miliardo di volte”. Aveva confessato di voler scappare insieme al bambino.

Il bimbo affidato alla nonna

Quella tragica domenica, il bambino era stato affidato alla nonna paterna, senza pensare che la zia sarebbe entrata in casa e avrebbe preso il bambino per poi gettarsi dal decimo piano. “Silvia ci diceva di essere in lite con il fratello, non andavano d’accordo, ci raccontava che gli veniva impedito di vedere il nipote. Lei soffriva molto per questo. Avrebbe voluto passare più tempo con lui” hanno rivelato alcuni conoscenti a Il Resto del Carlino. “Voglio portarlo via ma nessuno mi ascolta, lo devo salvare, voglio scappare con lui” ripeteva la donna.

Non risultano problemi psichici

Il procuratore Lucia Musti ha spiegato che nulla induce a pensare a condizioni precarie di salute, né risultano problemi psichici o che la zia fosse in cura. La donna, anche se schiva, aveva uno spazio di socialità, un bar dove aveva anche portato il bambino. “Leggeva, chiacchierava, stava imparando a suonare la chitarra ed era sempre disponibile ad aiutarci al computer” hanno raccontato i titolari. “Ultimamente si era però chiusa in sé stessa e parlava meno del bambino. Pensavamo che le cose si fossero sistemate”. Nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto simile.