> > Incidente sull'A21, morto 63enne: il ricordo di amici e familiari

Incidente sull'A21, morto 63enne: il ricordo di amici e familiari

Incidente sull'A21, morto 63enne: il ricordo di amici e familiari

Alberto Rava era, per chi lo conosceva, un uomo generoso. Ha iniziato la carriera da imprenditore salvando dal licenziamento gli operai del padre.

Era lunedì 25 marzo quando Alberto Rava, imprenditore 63enne originario di Manerbio, in provincia di Brescia, è rimasto coinvolto in un tragico incidente stradale che gli è costato la vita. Nonostante lavorasse nel bresciano, era residente da anni a Barcuzzi di Lonato, sul Lago di Garda. Erano circa le 15 e Alberto Rava si trovava all’altezza di Manerbio, sull’A21, in direzione Brescia quando la sua Ford Transiti si è schiantata contro un tir. Il 63enne è morto sul colpo, schiacciato dalle lamiere. I tentativi dei paramedici sopraggiunti sul luogo dell’incidente sono stati vani: per Alberto Rava non c’è stato nulla da fare. Sono ancora in coso le indagini della Polizia Stradale per ricostruire la dinamica esatta dello schianto e le possibili cause: le ipotesi più probabili sono quella di un malore o di una fatale distrazione.

Il ricordo di amici, familiari e dipendenti del 63enne

Come riporta Fanpage, Alberto Rava era molto conosciuto a e amato Manerbio, sua cittadina natale. Il 63enne era titolare della Chimera Spa, un’azienda dalla storia particolare. Parte di una famiglia di imprenditori, Alberto Rava ha deciso di aprire la Chimera Spa subito dopo che il padre aveva chiuso la propria fabbrica, riassumendo tutti gli operai che rischiavano di perdere il posto di lavoro.

Alberto Rava era conosciuto anche sul lago di Garda, dove risiedeva con la moglie e possedeva diversi terreni. A Lonato del Garda lo ricordano tutti come un uomo buono, generoso e pieno di passioni che amava condividere con chi gli stava intorno. Lascia soli la moglie e un figlio, ormai adulto, architetto residente a La Spezia.