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Pistola alla tempia di un collega: "Dacci 600 euro e la fede nuziale"

estorsione

Hanno puntato una pistola alla tempia di un collega bracciante agricolo di Grammichele, intimandogli di consegnare loro del denaro.

“La senti questa cosa?”. La “cosa” era una pistola che i fratelli Antonino e Rosario Amoroso, di 32 e 28 anni, avevano puntato alla tempia della loro vittima. I due sono stati arrestati per estorsione aggravata in concorso, ai danni di un bracciante agricolo.

L’estorsione

I fatti risalgono al 18 agosto 2018, come riporta newsicilia.it. In base alle ricostruzioni degli inquirenti la vittima, un bracciante agricolo di Grammichele (Catania), fu attirato con la scusa di prendere un caffè in casa di Rosario Amoroso, che all’epoca lavorava nei campi con lui.

Una volta giunto nell’abitazione, però, Rosario ha puntato una pistola alla tempia del collega mentre il fratello Antonino, premendo la propria fronte contro quella della vittima, gli ha intimato di andare a prendere mille euro e di non denunciare l’accaduto perché “appena esco fra due anni ti finisce male”, sarebbe stata la minaccia.

Prima di lasciarlo andare a prendere i soldi, l’uomo è stato preso anche a schiaffi e pugni. La vittima ha quindi ritirato dal bancomat 600 euro e per raggiungere la somma voluta dai due malviventi gli ha consegnato la fede nuziale. Come riferisce lasicilia.it, la vittima si è poi chiusa in casa in stato di shock ma successivamente ha trovato il coraggio di reagire e di rivolgersi ai carabinieri, ai quali ha denunciato l’accaduto.

Già in carcere

Dopo mesi di accurate indagini, il gip del Tribunale di Caltagirone ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonino e Rosario Amoroso. I due fratelli in realtà di trovavano già in prigione perché arrestati il 7 marzo 2019, sempre con l’accusa di estorsione aggravata ma ai danni di un gioielliere di Grammichele.