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Bimbo ucciso a Cardito, il racconto della piccola Noemi è sconvolgente

racconto della bimba a cardito

"È stato papà Tony, gli ha dato la mazza della scopa dietro la schiena", questa una delle dichiarazioni della piccola Noemi.

Tremendo e sconvolgente il racconto della piccola Noemi fatto alle forze dell’ordine. La piccola bimba di soli otto anni ha assistito alla morte del fratellino Giuseppe per mano del patrigno Tony Essoubti Badre il 27 gennaio 2018.

“È stato papà Tony, gli ha dato la mazza della scopa dietro la schiena. Poi mi ha preso per l’orecchio e mi ha fatto molto male. Ha picchiato tanto tanto Giuseppe, l’ha preso in braccio e poi l’ha tirato contro il muro. Mentre era a terra, gli ha sbattuto la testa contro la parete. Poi ha preso me, mi ha portato nel bagno e mi ha messo la testa sotto il rubinetto. A volte ci metteva con la testa nel gabinetto e a Giuseppe, che si sporcava le mutandine, gliele metteva in bocca. Lui gridava che avevamo rotto il letto, ma era stato lui con un calcio. Un giorno mi ha preso per l’orecchio e l’ha chiuso dentro la porta: mi sono sentita malissimo. Guardavo Giuseppe, gli usciva tanto sangue, e io pensavo che stesse per morire. Lui ci picchiava sempre. Io lo dicevo alle maestre Camilla e Anna ma loro non chiamavano i carabinieri”.

Questo è solo una parte dell’estratto delle dichiarazioni della piccola alle forze dell’ordine incaricate di indagare sul caso.

L’indagine sulla scuola

L’Istituto Quasimodo di Crsipano, la scuola frequentata da Giuseppe e Noemi Dorice, si ritrova sotto torchio dagli ispettori del Miur. Infatti, sono due i punti focali su cui gli investigatori stanno indagando. Il primo riguarda la mancata segnalazione da parte del dirigente scolastico alle forze dell’ordine sulle varie ecchimosi e lividi con i quali i piccoli si presentavano alle lezioni. Un giorno, secondo quanto racconta ‘Il Messaggero’, la piccola Noemi è arrivata a scuola con un orecchio completamente tagliato.

L’altro punto riguarda la tardiva segnalazione da parte delle maestre dei piccoli al dirigente scolastico: la notifica alla preside è infatti arrivata solo il 18 gennaio 2018, pochi giorni prima della tragedia.