Lisa Pendezza Per 17 giorni i genitori di Alessia Tufano hanno pregato che la loro figlia, di un anno e mezzo, potesse sopravvivere al terribile incidente in cui è rimasta coinvolta mentre viaggiava in auto col padre. Ma le sue lesioni erano troppo gravi, riporta Caffeina Magazine: la piccola si è spenta a poco più di due settimane dal ricovero al Regina Margherita. Il sinistro che ha portato al decesso è avvenuto sulla strada provinciale 24, nel tratto in prossimità di Caprie, in Val di Susa. Alessia era a bordo di una Fiat 500L insieme al padre, un 42enne residente ad Avigliana, in provincia di Torino, quando la vettura è stata tamponata. Anche l’uomo è rimasto ferito.
Maxi tamponamento in Val di Susa
Altre due veicoli e un tir sono rimasti coinvolti nel maxi tamponamento. Al volante di una delle auto si trovava una donna italiana di 55 anni, che viaggiava nello stesso senso di marcia del 42enne di Avigliana. Coinvolto anche un 44enne di Bussoleno, che procedeva nella direzione opposta. I veicoli hanno tamponato anche il mezzo pesante guidato da un 52enne di Susa.
Sull’incidente la magistratura ha aperto un fascicolo di indagine. I Carabinieri della compagnia di Susa hanno eseguito i rilievi e l’inchiesta è coordinata dal pm Giovanni Caspani. Il padre della bimba deceduta è indagato per omicidio stradale ma, secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’inserimento del suo nome nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto. Allo stesso modo, si indaga anche sugli altri due automobilisti coinvolti. L’unico escluso dalle indagini, al momento, è il conducente del tir.
La più grande incognita rimane l’esatta posizione della bimba al momento dell’impatto. Secondo quanto emerso dai primi rilievi, sembra che sul sedile su cui viaggiava la piccola Alessia fosse presente il seggiolino previsto dalla legge.
