Daniele Orlandi La terra torna a tremare in Sicilia. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 della scala Richter è stata segnalata dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella serata del 2 maggio 2019. Il sisma, di intensità moderata, è stato registrato nel Messinese: un movimento tellurico superficiale stando ai dati resi noti, dal momento che l’ipocentro è stata localizzata a soli 7 chilometri di profondità, elemento in base al quale pur trattandosi di una scossa non intensa, in molti potrebbero averla avvertita.
Terremoto Sicilia, i dati di Ingv
Epicentro del terremoto avvenuto alle 23:01, è a un solo chilometro dal comune di Rodì Millici. Tutti i paesi dell’area epicentrale, entro i 20 km dal punto esatto nel quale si è verificato il sisma, si trovano in provincia di Messina: si tratta di Castroreale, a 3 km, Terme Vigilatore e Mazzarrà Sant’Andrea a 4 km di distanza, Furnari e Barcellona Pozzo di Gotto, a 5 e 6 km dall’epicentro. Oltre a Falcone, Merì, Tripi, Santa Lucia del Mela, Oliveri, San Filippo del Mela, Novara di Sicilia, Basicò, Gualtieri Sicaminò, Fondachelli-Fantina, Pace del Mela, Milazzo, Condrò, Antillo, San Pier Niceto, Mandanici, Montalbano Elicona, Torregrotta, Monforte San Giorgio, Patti, Roccavaldina, Librizzi, Valdina, San Piero Patti. Non sono stati segnalati danni a cose o persone.
Le prime reazioni al terremoto
Su Twitter si susseguono i messaggi di cittadini che hanno distintamente avvertito la scossa di terremoto. “È sempre una bruttissima sensazione, anche se dura qualche secondo. Come se ti bloccasse il respiro automaticamente”, scrive un utente mentre poco prima un altra persona residente nelle vicinanze dell’epicentro ha spiegato: “Da me c’è stato un terremoto, qui tutto bene anche se è abbiamo avuto un po’ di paura. Voi come state?”. Pochi istanti dopo la prima scossa, alle 23:02, Ingv ha registrato un secondo terremoto di magnitudo 2.1 della scala Richter, con ipocentro a soli 5 chilometri di profondità e medesimo epicentro.
