Dramma nel carcere fiorentino di Sollicciano: un ragazzo di 29 anni ha inalato del gas per provare ebbrezza. Qualcosa, però, è andato storto e il detenuto ha perso la vita.
Dramma nel carcere fiorentino
Nella notte tra mercoledì e giovedì 16 maggio un ragazzo di 29 anni all’interno del carcere di Sollicciano ha perso la vita. Il giovane voleva provare l’ebbrezza e aveva deciso di inalare del gas proveniente dal fornello che utilizzava per cucinare. Ma qualcosa è andato storto. Il 29enne stava scontando la pena per aver commesso furto e si trovava nella sezione delle tossicodipendenze. Secondo le ricostruzioni dei fatti, il ragazzo non avrebbe tentato volontariamente il suicidio: l’idea primaria, infatti, era provare uno stato di ebbrezza. Non avendo sostanze a disposizione ha cercato di inalare l’odore del gas del fornelletto in dotazione nella sua cella. A sostegno di questa ipotesi, infatti, ci sarebbero dei precedenti del ragazzo nell’uso di stupefacenti. Dopo l’inalazione del gas il ragazzo si è sentito male ed è caduto a terra.
La dinamica
Prima della tragedia il 29enne aveva organizzato una serata da trascorrere con il compagno di cella: entrambi hanno inalato il gas, ma l’amico non ha riscontrato alcun malore. I due detenuti hanno aspettato che le porte venissero chiuse nel pieno della notte: da quel momento hanno aperto il gas del fornelletto. Da quanto emerge questo metodo era molto conosciuto tra i compagni tossicodipendenti privati delle loro sostanze. Dopo che il ragazzo è caduto a terra inerme, il primo a chiamare i soccorsi è stato il compagno di cella. Purtroppo era già tardi: il 29enne originario di Empoli era già deceduto.