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Veronica Panarello: "Lorys implorava aiuto, ma sono rimasta immobile"

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Veronica Panarello: durissime accuse dirette all'ex suocero. Il mistero sulla morte del piccolo Loris è ancora attuale.

La testimonianza di Veronica Panarello è stata oggetto di un servizio andato in onda durante l’ultima puntata di Quarto Grado, Venerdì 17 Maggio 2019, che ha fatto luce sulle dichiarazioni dell’imputata riguardanti l’omicidio di suo figlio Lorys Stival. La donna infatti accusa l’ex suocero “Ho visto Andrea che stringeva un filo intorno al collo di Lorys. Sono rimasta pietrificata con gli occhi di mio figlio che mi guardavano sbarrati come a implorarmi aiuto”.

La ricostruzione dell’accaduto

I fatti risalgono al 29 Novembre 2014, quando in tarda mattinata Veronica Panarello si reca alla stazione dei Carabinieri di Santa Croce Camerina porgendo denuncia per la scomparsa del figlio di 8 anni Lorys Stival. Nella sua prima versione la donna racconta di aver accompagnato suo figlio a scuola ma all’uscita le insegnanti hanno affermato che Lorys non era stato visto entrare da nessuno.

Da quel momento l’inizio delle ricerche presso il paese, successivamente estese alle prime periferie, fino alla fatidica chiamata alle ore 16 da parte di un cacciatore Orazio Fidone nella quale riferisce di aver ritrovato il cadavere di un bambino gettato in un canalone nei pressi del Mulino Vecchio, nell’estrema periferia di Santa Croce Camerina.

I cambi versione dell’imputata

Nella prima versione Veronica racconta di un litigio tra lei e il figlio per il non voler andare a scuola, da qui la reazione spropositata della madre.

Successivamente nel 2015, fornisce una nuova versione secondo la quale, mentre lei era occupata a lavare i panni in bagno, il figlio, giocando con le fascette, se le sarebbe strette al collo e senza accorgersene si sarebbe “autostrangolato”.

Infine nel 2016, lancia un’accusa diretta verso l’ex suocero dichiarando la sua colpevolezza “Quando siamo entrati a casa c’era la TV accesa e Lorys molto agitato perché aveva scoperto la nostra relazione e voleva dire tutto al padre. Andrea era contrariato e ha iniziato a discutere con mio figlio, poi mi ha chiesto qualcosa per farlo calmare e bloccarlo nel suo intento di chiamare il papà, e io gli ho portato le fascette con le quali ha legato i polsi al bambino. Poi io mi sono allontanata perché in quel momento mi ha chiamato Davide. Non gli ho detto che con me c’era suo padre e ho cercato di chiudere quanto prima, lasciando il telefono sul letto. Così, sono tornata in camera e in quel momento ho visto Andrea che stringeva un filo intorno al collo di Lorys.