Alberto Pastori Rosa Maria Dell’Aria è l’insegnante sospesa per 15 giorni e decurtata di metà stipendio perchè, il 27 Gennaio 2019, durante la Giornata della Memoria, non aveva vigilato su un lavoro dei suoi alunni di quattordici anni. I ragazzi avevano realizzato un video nel quale accostavano la promulgazione delle leggi razziali del 1938 con il decreto sicurezza dell’attuale Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
La professoressa Dell’Aria, 63 anni, di cui 40 passati ad insegnare e da 30 anni docente presso il Vittorio Emanuele III di Palermo, si è sempre dichiarata molto amareggiata per la situazione creatasi. Non tanto per il danno economico quanto per quello morale e professionale. Stando a quanto riportato da repubblica.it, venerdì 24 Maggio 2019 si è tenuto l’atteso incontro in Prefettura tra la prof. Dell’Aria, il ministro degli Interni Salvini e quello all’Istruzione Marco Bussetti. Al termine della riunione, l’avvocato dell’insegnante Alessandro Luna, ha tuonato che, se il ministro Bussetti non chiarisce pubblicamente e al più presto che anche secondo lui la sanzione è ingiusta, è disposto a procedere con il ricorso al giudice del lavoro.
Piena estraneità e sanzione ingiusta
Al termine dell’incontro la prof. ha dichiarato: “Non vorrei che passasse un messaggio sbagliato. Ovvero che si è trattato di un atto di clemenza o grazia nei miei confronti. Ai più alti livelli hanno riconosciuto che sono esente da colpe. La mia unica richiesta è che ufficialmente sia dichiarata la mia estraneità e che la sanzione inflittami è ingiusta”.
Il colloquio è stato ritenuto da tutte le parti più che soddisfacente. Sia Salvini sia Bussetti, infatti, si auspicano che presto venga attuata una soluzione tecnica per risolvere definitivamente la questione. I Ministri però non hanno spiegato chi e come ritirerà il provvedimento. Nella giornata di oggi, sabato 25 Maggio 2019, sono in programma diverse manifestazioni a sostegno della prof. Dell’Aria e a difesa della libertà d’insegnamento.
