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Caso Marco Carta, per i pm era necessario l'arresto

marco carta

Nuovi risvolti nella vicenda sul furto in Rinascente in cui è coinvolto Marco Carta. Impugnata la mancata convalida dell'arresto.

La Procura di Milano ha presentato ricorso contro la mancata convalida dell’arresto del cantante Marco Carta, decisa dal giudice Stefano Caramellino. La richiesta è già sul tavolo della Cassazione da oltre una settimana, e attendo solo di essere valutata: secondo i pm, infatti, “Marco Carta deve essere arrestato“. A firmare il ricorso è stato il pm Stefano Rossato, di turno il giorno del furto. Nella vicenda, oltre al cantante sardo, è coinvolta anche una 53enne, Fabiana Muscas, con Carta al momento del fermo. Entrambi sono in attesa del processo per direttissima, fissato a settembre.

I fatti

Il cantante trionfatore di Amici, Tale e Quale Show e Sanremo è stato fermato nella serata di venerdì 31 maggio all’uscita dal grande magazzino Rinascente di Milano. Insieme a lui c’era Fabiana Musca, infermiera e amica di Carta. Nella borsa della donna, infatti, c’erano ben 6 magliette firmate a cui era stato tolto l’antitaccheggio. In molti però non sanno che determinati capi sono dotati anche di un secondo dispositivo antifurto, una placchetta flessibile. E’ proprio questa che all’uscita ha fatto scattare l’allarme, facendo scoprire il furto. Nella stessa serata, per Carta sono stati disposti i domiciliari.

Non ero cosciente

“Non ero conscio di quanto stava accadendo, se no mi sarei dissociato o l’avrei impedito” ha dichiarato il 34enne. “Per il processo a settembre – ha proseguito – sono tranquillo, anzi, non vedo l’ora”. Le dichiarazioni sono state rilasciate dal cantante in occasione della presentazione del nuovo album Bagagli leggeri e del libro “Libero di amare”.